Islamico sgozza passanti a Marsiglia: abbattuto mentre recita Corano – VIDEO
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# Allarme a Marsiglia: Tunisino Sgozza Passanti Urlano “Allah Akbar” – L’Italia è la Prossima?
**Marsiglia, città ormai per metà islamica, trema sotto l’orrore: Abdelkader D., tunisino sotto controllo giudiziario, sgozza passanti al grido “Allah Akbar” e viene abbattuto dalla polizia. Un incubo che si avvicina pericolosamente alle nostre coste!**
Un’ombra di terrore si è abbattuta su Marsiglia, dove Abdelkader D., tunisino noto alle autorità e sotto controllo giudiziario con divieto di portare armi, ha scatenato il panico in pieno giorno. Secondo le prime ricostruzioni, tutto è iniziato con un litigio furioso nell’hotel dove l’uomo, moroso con il pagamento dell’affitto, ha perso il controllo. Armato di un lungo coltello, ha aggredito selvaggiamente quattro persone: il gestore dell’hotel, un cliente e altri due passanti, prima di riversarsi in strada urlando “Allah Akbar” e minacciando gli agenti della polizia alle frontiere. Gli agenti, dopo aver tentato di fermarlo con un taser, sono stati costretti a sparare, abbattendolo mentre recitava una sura del Corano. Tre delle vittime versano in condizioni disperate, in urgenza assoluta, mentre una quarta lotta per la vita: un quadro apocalittico che fa gelare il sangue!
Marsiglia, un tempo perla del Mediterraneo, è ormai una città per metà islamica, dove l’integrazione è un miraggio e la sicurezza un ricordo lontano. Questo episodio non è un isolato: è il segnale di un’Europa che sta cedendo sotto il peso di un’immigrazione incontrollata, e l’Italia non può più ignorarlo! Pensiamo a Bologna, dove cortei senza donne per il compleanno di Maometto hanno già acceso le proteste della Lega, o a città come Milano e Torino, dove aggressioni al grido “Allah Akbar” stanno diventando fin troppo frequenti. Se a Marsiglia la polizia ha dovuto sparare per fermare un folle, quante altre volte dovremo arrivare a tanto prima che l’Italia apra gli occhi?
La situazione francese è un monito terribile: quartieri interi trasformati in enclavi dove la legge islamica sembra prevalere, e cittadini indifesi lasciati in balia di violenze inspiegabili. In Italia, con i continui sbarchi e l’assenza di politiche migratorie rigide, rischiamo di percorrere la stessa strada. L’immigrazione islamica, se non fermata, potrebbe portare a un futuro di sharia, moschee che dominano i nostri paesaggi e diritti calpestati, come denunciano voci sempre più numerose. Azzerare questi flussi è l’unica via per evitare che le nostre città diventino un campo di battaglia, come sta accadendo oltre le Alpi. Il tempo stringe: l’Italia deve agire ora, o sarà troppo tardi!
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