Stupri quotidiani di immigrati ma per le politiche piagnone l’emergenza è la Phica

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By V settembre 2, 2025 15:57

Stupri quotidiani di immigrati ma per le politiche piagnone l’emergenza è la Phica

# Stupri Quotidiani e Rapine Ignorati, PHICA Gonfiata: l’Italia allo Sbando e i Censori in Agguato!

Svegliatevi, italiani: l’Italia è un paese allo sbando, travolto da un’ondata di stupri, rapine e violenze perpetrate da immigrati, le cosiddette “risorse” tanto decantate dalla narrazione buonista, mentre le procure dormono sonni tranquilli, indifferenti al sangue e al terrore nelle strade. A Roma, in pochi giorni, un gambiano di 26 anni, strafatto di crack, ha stuprato due donne: una 60enne in un parco a Tor Tre Teste, aggredita in pieno giorno, e una 44enne su via Prenestina, brutalizzata all’alba mentre aspettava l’autobus. Modalità da incubo: approccio con una scusa, violenza tra i rifiuti, confessione sotto l’effetto di droghe. Si sospetta sia un predatore seriale, eppure i media tacciono, le femministe svaniscono, le procure russano. Ma guai a postare un commento volgare su PHICA, il forum online di foto rubate: lì sì che si scatena l’inferno, con la stampa che aizza le autorità per il “gravissimo pericolo” del “sessismo” virtuale. Intanto, una proposta di legge bipartisan in Senato è pronta a distruggere la libertà di espressione, obbligando l’accesso a internet tramite SPID o CIE, cancellando l’anonimato, pilastro della democrazia. Attenzione: PHICA è il pretesto per imbavagliare il web, mentre gli stupri reali vengono seppelliti. Siamo in emergenza, e i censori stanno vincendo!

PHICA era un letamaio digitale, non c’è dubbio. Facciamo chiarezza, una volta per tutte: chi diffonde foto intime senza consenso, specialmente di minori, è un criminale infame che merita galera immediata e pene durissime. Questo è un reato grave che va stroncato senza pietà, e la chiusura del sito dopo centinaia di denunce è sacrosanta. Ma attenzione: scrivere un commento volgare o condividere una foto già pubblica di un personaggio famoso – un’influencer che vive di provocazioni o una politica che posta selfie patinati – è tutt’altra cosa. È libertà di espressione, anche se rozza, anche se sgradevole. Chiamarla “sessista” – termine ridicolo, svuotato di senso, un’arma per zittire chiunque – è una farsa grottesca. Un insulto su Instagram? Sessista! Una battuta cruda? Sessista! Una critica scomoda? Sessista, e via con la censura! Questa parola è una caricatura, usata per criminalizzare opinioni, non reati. E i media, complici dei censori, gonfiano PHICA come un’emergenza nazionale per giustificare il loro piano diabolico: una legge in Senato che obbligherà SPID per accedere a social e internet, distruggendo l’anonimato e trasformando ogni cittadino in un sorvegliato speciale. È un colpo di stato digitale, e PHICA è la scusa perfetta.

Mentre i censori affilano le armi, l’Italia affonda nel caos. Stupri quotidiani, rapine, violenze: le strade sono un far west, e gli immigrati, spesso protetti dalla narrazione del “povero rifugiato”, agiscono indisturbati. A Roma, una 60enne e una 44enne sono state violate, ma dove sono le prime pagine? Dove i cortei femministi? Dove le procure, che si svegliano solo quando la stampa urla contro un commento online? Questo silenzio è criminale, schifosamente selettivo. I media, che si stracciano le vesti per un insulto “sessista” virtuale, ignorano stupri e rapine perché l’aggressore è un immigrato. Non si può “alimentare il razzismo”, dicono, e così sacrificano le vittime sull’altare del politicamente corretto. Le femministe? Peggio che mai. Sparite, mute, complici di una narrazione che protegge i colpevoli “giusti” e abbandona le donne vere, quelle aggredite nei parchi, per strada, nell’indifferenza generale. Uno stupro è uno stupro, dannazione! Italiano, gambiano o marziano, il dolore delle vittime non cambia. Ma per i media e le procure, la priorità è zittire il web, non fermare i criminali.

Il piano è chiaro, e fa paura: è tutto pronto per il controllo totale. Leggi liberticide, identità digitale con SPID e CIE, fascicolo sanitario, distruzione dell’agroalimentare, allevamenti di insetti – manca solo la moneta digitale legata alla tua salute, e saremo bestiame in un recinto high-tech. La proposta in Senato per vincolare l’accesso online a SPID è un attacco frontale alla libertà: senza anonimato, non c’è democrazia, solo sorveglianza. PHICA è il grimaldello per giustificare questo scempio, trasformando commenti volgari su foto pubbliche in crimini e ignorando chi diffonde immagini rubate come vero colpevole. Allarme rosso: i censori vogliono un web imbavagliato, un’Italia muta, dove ogni parola è controllata e gli stupri reali sono solo un fastidio da nascondere. Condanniamo i criminali del revenge porn, ma difendiamo il diritto di dire ciò che vogliamo su foto pubbliche, per quanto rozzo. Basta doppi standard, basta procure dormienti, basta silenzio su stupri e violenze. Se non ci ribelliamo ora, questa narrazione schifosa e queste leggi tiranniche ci ridurranno a pecore schedate. Svegliatevi, o sarà troppo tardi!

Stupri quotidiani di immigrati ma per le politiche piagnone l’emergenza è la Phica ultima modifica: 2025-09-02T15:57:50+00:00 da V
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By V settembre 2, 2025 15:57
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1 Comment

  1. Sam Rosenthal settembre 2, 18:40

    Ho monitorato la scena Vox , nulla di nuovo : si è svolto tutto intorno a fanfake ,ilpost , wired repubblica rai news euronews pure…fascisti faemministi digitali : “sessimohhhh” e altre cagate!

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