Richiedente asilo molesta ragazzina: “Non ero mai stato così vicino a donna bianca”
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**L’Ossessione per la “Donna Bianca” al Centro del Caso**
Un caso inquietante scuote il Regno Unito, portando alla luce un tema scottante: l’ossessione dei migranti, in particolare africani e islamici, per le donne bianche europee, percepite come prede da conquistare. Moffat Konofilia, un richiedente asilo di 48 anni, ha aggredito sessualmente un’adolescente di 17 anni, dichiarando in tribunale di non essere mai stato “così vicino a una donna bianca”. Le sue parole, unite al ringraziamento alla Gran Bretagna per l’ospitalità, sollevano interrogativi sul vero scopo di certi flussi migratori verso l’Europa.
### L’Aggressione: La Donna Bianca come Preda
Il 15 dicembre 2023, nei pressi di Weymouth, nel Dorset, Konofilia, residente sulla chiatta Bibby Stockholm per richiedenti asilo, ha preso di mira una giovane di 17 anni. Approfittando di una passeggiata solitaria della ragazza, l’ha seguita senza invito fino alla spiaggia, dove ha compiuto un gesto scioccante: l’ha baciata due volte sulle labbra, ignorando i suoi ripetuti “no”. La vittima, terrorizzata e “paralizzata” dall’intimidazione, ha denunciato l’accaduto il giorno successivo, descrivendo l’impatto devastante dell’aggressione sulla sua ansia e sul suo senso di sicurezza.

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Konofilia, con un atteggiamento che tradisce un’ossessione per la “donna bianca”, ha esplicitamente dichiarato in tribunale di essere stato attratto dalla novità di trovarsi vicino a una donna di pelle chiara. Questo dettaglio, unito al suo comportamento predatorio, alimenta la convinzione che per i migranti il vero obiettivo dell’arrivo in Europa non sia la ricerca di asilo né un lavoro ma la conquista delle donne europee, viste come trofei di un’ideologia distorta. Il loro è un viaggio sessuale. Una conquista sessuale. Tutte le conquiste sono, prima di tutto, sessuali.
### Un Processo che Sconcerta
Nonostante la gravità del reato, Konofilia ha evitato la prigione. Durante il processo presso il tribunale di Poole, ha negato l’accusa di aggressione sessuale, ma è stato riconosciuto colpevole. Sorprendentemente, ha avuto l’audacia di ringraziare il Regno Unito per avergli fornito “alloggio, cibo, tutto ciò di cui ho bisogno”, dipingendosi come un “buon cittadino” e sostenendo di dover provvedere alla moglie e ai figli. Queste dichiarazioni, unite al suo atteggiamento, sembrano confermare un senso di impunità, come se l’ospitalità europea giustificasse le sue azioni.
L’ex calciatore della nazionale delle Isole Salomone, che gestiva un’accademia di calcio nel suo paese, ha sfruttato la sua posizione di richiedente asilo per vivere nel Regno Unito da quasi tre anni. Tuttavia, il suo comportamento rivela una mentalità che vede le donne europee come oggetti di desiderio da possedere, un’ossessione che emerge con chiarezza dalle sue parole e azioni.
### Una Sentenza troppo Mite
Il presidente del tribunale, Martin Slade, ha definito l’aggressione un’“infrazione sessuale grave”, ma ha optato per una condanna blanda: 18 mesi di lavori di interesse generale, 60 ore di lavoro non retribuito, 26 giorni di riabilitazione e un monitoraggio di astinenza dall’alcol per 100 giorni. Konofilia, ora residente in un hotel per migranti a Wolverhampton, sarà iscritto al registro dei delinquenti sessuali per cinque anni, ma la decisione di non incarcerarlo ha suscitato indignazione. Molti si chiedono se questa sentenza rifletta un lassismo che rischia di incoraggiare ulteriori episodi, lasciando le donne europee vulnerabili a predatori che vedono nella migrazione un’occasione per soddisfare i loro desideri.
### Il Contesto: Le Nostre Donne sotto Attacco
Questo caso non è isolato. Sempre più spesso, si registrano episodi in cui migranti, in particolare di origine africana o islamica, mostrano un’ossessione per le donne bianche, percepite come simboli di conquista in una cultura che non rispettano. Le donne europee, dalle adolescenti alle anziane, stanno diventando prede di un fenomeno migratorio che porta con sé valori incompatibili con quelli occidentali.
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e noi ci lamentiamo per i nostri di magistramikia
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