Stupro a San Zenone, si cerca stupratore africano nel centro migranti: prelievi DNA a tutti

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By V settembre 4, 2025 15:36

Stupro a San Zenone, si cerca stupratore africano nel centro migranti: prelievi DNA a tutti

# Allarme Rosso: I Centri Accoglienza Sono Bombe ad Orologeria nel Cuore delle Nostre Città – Soldati Afroislamici e Stupratori in Agguato!

L’incubo è realtà: i centri accoglienza, spacciati come luoghi di solidarietà, si confermano bombe ad orologeria piazzate nel cuore delle nostre città, veri e propri casermoni dell’invasione che ospitano soldati afroislamici e stupratori pronti a colpire. L’ennesima prova arriva dallo stupro brutale di una 18enne nei pressi della stazione, un crimine che ha scatenato un’operazione disperata di prelievi di Dna a tappeto nella “Casa Papa Francesco”, dove quasi duecento migranti sono stati messi sotto la lente. L’Italia sta esplodendo sotto il peso di questa follia, e il tempo sta per scadere: o agiamo ora, o saremo tutti vittime!

La cronaca è un pugno nello stomaco. Nella notte tra sabato e domenica, una giovane, dopo una serata con la sorella, è stata aggredita mentre tornava a casa. Trascinata in un’area verde vicino alla stazione, è stata immobilizzata, picchiata e stuprata per un’ora intera, lasciata in lacrime a chiamare il 112. I segni dell’orrore – lividi ed escoriazioni – sono stati refertati al centro antiviolenze della Mangiagalli, ma la ferita più profonda è nell’anima di questa ragazza e di un’intera nazione. I sospetti si sono subito concentrati sul centro accoglienza a cinquecento metri dal luogo del delitto, una struttura che, come un tumore, cresce incontrollata tra noi. I carabinieri di San Donato, su ordine del pm Martina Parisi, hanno prelevato Dna a tappeto: nessuno si è opposto, ma questo non cambia il fatto che questi “ospiti” siano un pericolo costante.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Lodi, stanno setacciando immagini delle telecamere e celle telefoniche, ma l’identikit fornito dalla vittima – un uomo di carnagione scura con capelli ricci – punta dritto a uno di questi afroislamici che il buonismo ci ha imposto di accogliere. Il Ris di Parma analizzerà i tamponi, sperando di trovare una corrispondenza con il Dna dello stupratore, ma la verità è già chiara: questi centri sono incubatori di violenza. La “Casa Papa Francesco” non è un rifugio, è una fortezza di predatori che minacciano le nostre figlie, le nostre madri, le nostre vite.

Questo non è un caso isolato: da Erba, dove un’anziana di 87 anni è stata massacrata per 200 euro, a Latina, dove un egiziano irregolare ha sfondato un padre di famiglia, fino a Ferrara, dove un nigeriano ha picchiato un avvocato, i centri accoglienza si rivelano caserme di un’invasione pianificata. Gli afroislamici che vi abitano non si integrano: stuprano, rubano, terrorizzano. E chi li difende, con il loro assurdo buonismo, è complice di questo massacro sociale. L’Italia sta crollando sotto il peso di queste bombe ad orologeria, e i residenti di San Zenone lo sanno bene: vivono nel terrore, sapendo che il prossimo obiettivo potrebbe essere una delle loro case.

Basta! Chiediamo la chiusura immediata di questi centri, l’espulsione di massa di chi delinque, e un intervento militare ai confini. I carabinieri e la magistratura devono avere mani libere per smantellare queste roccaforti del crimine, mentre il governo deve smettere di dormire. Non possiamo più tollerare che le nostre città siano invase da stupratori afroislamici usciti da questi lager dell’invasione. L’orologio sta ticchettando, e se non agiamo ora, saremo tutti condannati. Sveglia, Italia: difendiamo le nostre donne, le nostre strade, il nostro futuro!

Stupro a San Zenone, si cerca stupratore africano nel centro migranti: prelievi DNA a tutti ultima modifica: 2025-09-04T15:36:36+00:00 da V
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