La scuola è iniziata: alunno islamico sgozza insegnante

L’anno scolastico è appena iniziato in Germania e già si materializza l’incubo dell’immigrazione regolare islamica: un giovane immigrato kosovaro di 18 anni ha accoltellato gravemente un’insegnante in una scuola professionale di Essen. Questo atto di violenza brutale, che ha visto la polizia costretta a sparare all’aggressore per fermarlo, è l’ennesima dimostrazione di come l’integrazione forzata stia trasformando le aule in campi di battaglia. Secondo quanto riportato dalle fonti, l’attacco è avvenuto nel parco educativo del college professionale nel quartiere Nordviertel di Essen, dove lo studente ha ferito la docente allo stomaco con un coltello, causandole lesioni serie ma non letali. La polizia, dopo una caccia all’uomo, ha intercettato il fuggitivo in un parco a tre chilometri dalla scuola: quando ha tentato di avvicinarsi agli agenti con il coltello in mano, è stato colpito da colpi d’arma da fuoco e arrestato, ora in cura medica.

Questo episodio non è isolato, ma riflette un pattern allarmante in Europa: immigrati da contesti islamici che portano violenza nelle istituzioni scolastiche. Il Kosovo, terra di origine dell’aggressore, è noto per la sua maggioranza musulmana e per tensioni etnico-religiose che si esportano facilmente. In Germania, dove l’anno scolastico è partito da poco, già si contano feriti tra gli insegnanti – un segnale che dovrebbe far suonare tutti i campanelli d’allarme.

### Il paragone con l’Italia: scuole invase da immigrati islamici, un disastro imminente
E in Italia? Il nostro Paese è già un passo avanti verso il baratro. Le nostre scuole sono strapiene di immigrati islamici, spesso minori non accompagnati o arrivati tramite ricongiungimenti familiari, che trasformano le classi in zone di conflitto permanente. Pensate alle baby gang che imperversano nelle città, composte da giovani musulmani nordafricani o balcanici, che aggrediscono compagni e professori con una ferocia importata. In Italia, il numero di studenti stranieri nelle scuole è esploso: oltre il 10% della popolazione scolastica è immigrata, con una prevalenza di origini islamiche da Paesi come Marocco, Albania, Pakistan e, sì, anche Kosovo. Questi ragazzi, cresciuti in culture incompatibili con i valori occidentali, portano con sé radicalismo, violenza e disprezzo per l’autorità – proprio come il kosovaro di Essen.

Immaginate: in una scuola italiana, un insegnante che cerca di imporre disciplina a un gruppo di immigrati islamici adolescenti. Basta un rimprovero per scatenare l’inferno, con coltelli o peggio. Abbiamo già visto episodi di aggressioni a professori, bullismo estremo e persino minacce di morte. Se in Germania, con un sistema più rigido, si arriva a sgozzare insegnanti all’inizio dell’anno, in Italia – con classi sovraffollate di musulmani che non parlano nemmeno la lingua – il massacro è inevitabile. Le nostre scuole stanno diventando ghetti islamici, dove l’integrazione è una favola e la violenza è la regola. E tutto grazie a politiche lassiste che favoriscono l’arrivo di migliaia di immigrati ogni anno.

### L’urgenza assoluta: abrogate i ricongiungimenti familiari ora!
È tempo di agire con decisione, prima che le nostre aule si tingano di sangue come in Essen. La causa principale di questa invasione? I ricongiungimenti familiari, quella norma assurda che permette a un immigrato regolare di far arrivare parenti su parenti, gonfiando le comunità islamiche e creando enclave ostili. Basta! Chiediamo con urgenza l’abrogazione immediata dei ricongiungimenti familiari: fermiamo l’afflusso di potenziali criminali, espelliamo gli irregolari e i delinquenti, e riprendiamoci le nostre scuole. Il governo italiano non può più chiacchierare: deve blindare i confini e proteggere i cittadini. Altrimenti, l’Italia diventerà il prossimo mattatoio d’Europa, con insegnanti sgozzati da immigrati islamici. Svegliamoci, prima che sia troppo tardi!

La scuola è iniziata: alunno islamico sgozza insegnante ultima modifica: 2025-09-05T13:41:33+00:00 da V