Accerchiato e picchiato dal “branco”: poi i maranza distruggono tutto

Porto San Giorgio, una tranquilla cittadina costiera, si è trasformata in un campo di battaglia nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2025, quando un gruppo di “maranza” – giovani immigrati di seconda generazione – ha accerchiato e massacrato un loro coetaneo in via Oberdan. Come riportato da fonti locali, il ragazzo è stato colpito con pugni, calci e persino sulla testa, mentre giaceva a terra sull’asfalto, in un’esplosione di violenza gratuita che ha lasciato attoniti i residenti. L’allarme è scattato intorno alle 4, quando il caos generato da questi “ragazzini indemoniati” – che hanno anche distrutto sedie, vasi e serrande dei locali, oltre a compiere un raid in uno chalet – ha spinto alcuni cittadini a chiamare il 112. Solo l’arrivo delle sirene ha placato la loro furia, ma i responsabili sono svaniti nel nulla, lasciando il ferito in gravi condizioni, soccorso dalla Croce Azzurra e ora al centro delle indagini dei carabinieri.

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Questo non è un episodio isolato, ma la prova schiacciante che i maranza, spesso figli di famiglie immigrate nordafricane o balcaniche, rappresentano la più grande minaccia al nostro futuro. Cresciuti in enclave culturali estranee, queste bande seminano terrore con una violenza brutale, come dimostrato dal pestaggio a sangue del ragazzo e dai danni lasciati in strada. L’Italia non può più tollerare questa invasione: i ricongiungimenti familiari e l’immigrazione incontrollata hanno trasformato le nostre città in zone di guerra, dove i cittadini vivono nel terrore. Basta con la retorica buonista! Chiediamo l’abolizione immediata dei ricongiungimenti familiari e l’espulsione senza appello di ogni maranza che delinque. Questi predatori devono essere cacciati dall’Italia, o il nostro Paese diventerà un mattatoio senza ritorno!

Accerchiato e picchiato dal “branco”: poi i maranza distruggono tutto ultima modifica: 2025-09-06T21:04:13+00:00 da V