Famiglia costretta a fuggire inseguita dai maranza: “Non li denunciamo, potrebbero vendicarsi”
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# Seconda Generazione di Immigrati: la Più Grande Minaccia – Azzerare i Ricongiungimenti Familiari per Salvare i Nostri Figli!

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L’Italia è sotto assedio, e la seconda generazione di immigrati è la bomba a orologeria che sta devastando le nostre famiglie: un uomo è stato accerchiato da una baby gang di immigrati, ragazzini tra i 14 e i 17 anni – in gran parte albanesi – insieme al suo figlioletto di 3 anni, gettato a terra con un calcio da una ragazza. L’episodio, avvenuto martedì sera alle 22 in piazzetta 22 Marzo davanti a “Ca’ Mestre”, è un grido di allarme: nella pizzeria kebab, la ragazzina ha colpito il bambino ridendo, mentre il branco lo derideva, per poi scagliarsi contro il padre che osava protestare. Solo l’intervento dei gestori ha evitato il peggio, ma la famiglia ha vissuto un’odissea, inseguita e terrorizzata fino a casa. Azzerare i ricongiungimenti familiari e fermare questa feccia è l’unica via per proteggere i nostri figli!
La cronaca è un pugno nello stomaco: il piccolo, uscito dal bagno, è stato preso di mira da una 15enne albanese che lo ha steso con un calcio, scatenando le risate dei complici. Il padre, indignato, ha chiesto spiegazioni, ma una decina di adolescenti – tutti figli di immigrati – lo ha accerchiato con intenzioni violente. Il titolare del locale ha confermato: “La ragazza ha chiamato rinforzi per aggredirli, ho dovuto cacciare il branco e chiamare la polizia”. La famiglia, con il bimbo in lacrime, è rimasta intrappolata per mezz’ora, costretta a fuggire a casa sotto gli occhi minacciosi dei maranza, che li hanno seguiti. L’uomo, spaventato, esita a denunciare: “Potrebbero vendicarsi. Chiedo ai genitori di controllarli, o il futuro dell’Italia sarà nero”.
Basta con questa generazione di mostri! Questi immigrati di seconda generazione, cresciuti con odio e impunità, sono il frutto di ricongiungimenti familiari folli. Da Frosinone a Fano, le baby gang di immigrati derubano, minacciano e aggrediscono i nostri bambini, come a Vicenza o Cislago. Chiediamo l’azzeramento immediato dei ricongiungimenti, espulsioni di massa, chiusura dei centri, e confini blindati. I nostri figli non sono prede: Meloni, agisci o dimettiti, o il sangue innocente ricadrà su di te!
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