Maranza cacciano famiglia italiana dal parco: “Voi non potete entrare”

L’Italia è una prigione a cielo aperto, e Fano è l’ennesima cella: a sole 24 ore dalla minaccia di spray al peperoncino a un bimbo di 6 anni in via Arco d’Augusto – episodio che avevamo denunciato come l’odio razziale della seconda generazione immigrata – un’altra famiglia italiana è stata costretta a rinunciare a un semplice tramonto al Pincio, intimidita da un branco di maranza adolescenti, perlopiù stranieri nordafricani e ‘italiani’ di origini maghrebine. Enrico Fedocci, giornalista Mediaset originario di Fano e residente a Milano, racconta l’orrore con il figlio neonato al fianco: alle 18:30, i bastioni – quel luogo di bellezza restaurata con panchine di marmo – erano occupati da un gruppo asserragliato, che sparava trap dagli smartphone e lanciava sassi urlando in arabo. “Gli sguardi ostili ci hanno fatto capire: era meglio tagliare la corda, non potevo rischiare col bimbo”, dice Fedocci, che ha scattato foto solo davanti all’Arco d’Augusto. La Polizia Locale era lì vicino, ma è svanita senza intervenire, lasciando i teppisti a dominare lo spazio come un califfato privato.

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Questo non è degrado casuale, è l’invasione che ci soffoca: questi maranza, figli di immigrati. Il governo Meloni prometteva respingimenti e invece apre le porte all’inferno con sbarchi e decreti flussi che trasformano i nostri luoghi in teatri di violenza.

Ricordate Fidene, dove tre mostriciattoli stranieri di 7, 9 e 11 anni hanno massacrato un bimbo di 9 anni alla sua festa di compleanno con bastonate in faccia, lasciandolo con fratture e intervento chirurgico? O Sulmona, con la 12enne stuprata e ricattata per mesi da due teppisti di seconda generazione che filmavano abusi e li diffondevano su WhatsApp? A Fano, il Pincio – biglietto da visita della città – è diventato un fortino per questi predatori che urlano in arabo e ridono di noi, mentre la sinistra voleva cittadinanza dopo 5 anni e Tajani ius scholae per “premiare” questa feccia!

Basta con questa seconda generazione di belve che ci invade dall’interno! Revoca immediata della cittadinanza per ogni criminale straniero, azzeramento ricongiungimenti, espulsioni di massa, chiusura centri e confini blindati con l’esercito. Fedocci ha ragione: rinunciamo a vivere la nostra città per paura di questi mostri.

Maranza cacciano famiglia italiana dal parco: “Voi non potete entrare” ultima modifica: 2025-09-14T22:23:10+00:00 da V