Sulmona, a 12 anni stuprata e ricattata con i video su WhatsApp e un’altra violentata davanti scuola

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By V settembre 14, 2025 10:55

Sulmona, a 12 anni stuprata e ricattata con i video su WhatsApp e un’altra violentata davanti scuola

# Allarme in Abruzzo: Due Violenze Sessuali su Minorenni, il Secondo da un 40enne Straniero – Il Primo Caso? Un Branco di Seconda Generazione?

L’Italia è un incubo per i nostri bambini: due denunce di violenza sessuale su minorenni scuotono l’Abruzzo, con un 40enne straniero che aggredisce una studentessa all’uscita da scuola, e un caso misterioso di abusi prolungati su una 12enne che puzza di baby gang di seconda generazione. È un grido di allarme che riecheggia da Sulmona ad Avezzano: immigrati e i loro figli ci stanno rubando l’innocenza, e il silenzio dei media è complice. Basta con questa invasione che terrorizza le nostre figlie!

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A Sulmona, in Valle Peligna, una 12enne di origine straniera ha raccontato mesi di orrore: da gennaio a luglio, due giovanissimi – un 14enne e un 18enne, residenti locali e probabilmente di seconda generazione, conoscitori della vittima – l’hanno costretta a subire atti sessuali in luoghi privati e pubblici. Tutto iniziato con ricatti: le hanno chiesto video intimi, minacciando di diffonderli se non obbediva. E lo hanno fatto, circolando file espliciti su WhatsApp tra amici, umiliandola e denigrandola. I genitori, sconvolti, hanno denunciato ai carabinieri di Sulmona, scatenando l’indagine della Procura dei Minorenni dell’Aquila (sostituto Angela D’Egidio) e di Sulmona. Per il 14enne, violenza sessuale in concorso e revenge porn; per l’18enne, lo stesso, con rischio di 6-12 anni di carcere. Perquisizioni hanno sequestrato telefoni e PC, ma chi sono questi “giovanissimi”? Il velo su nazionalità e origini lascia presagire il solito: figli di immigrati che crescono con odio e impunità, come le maranza magrebine a Fano o Frosinone che minacciano bambini di 6 anni. Vedremo.

Ad Avezzano, il secondo caso è esplicito e furioso: una studentessa minorenne, all’uscita da scuola, è stata afferrata da un 40enne straniero, baciata contro la sua volontà e rapinata di un braccialetto con la forza. L’uomo, un predatore straniero, ha agito in pochi minuti davanti alla fermata dell’autobus, con una compagna testimone. Un’insegnante è intervenuta, riportando le ragazze a scuola, e la Procura di Avezzano (sostituto Chiara Lunetti) ha aperto un fascicolo per violenza sessuale aggravata su minore e rapina aggravata, con incidente probatorio per tutelare la vittima. Questo straniero non è un fantasma: è il volto dell’invasione che ci sta divorando, come il maliano Sangare sbarcato a Lampedusa che ha strangolato una 18enne a San Zenone o il pakistano a Reggio Emilia su un 14enne.

L’Abruzzo è in fiamme, l’Italia è in ginocchio: questi immigrati e i loro figli di seconda generazione vedono le nostre ragazze come prede, e i giudici lo ammettono. Con 200.000 clandestini nei 10.000 centri accoglienza, sbarcati nonostante Meloni, i nostri figli vivono nel terrore. Chiediamo espulsioni immediate, azzeramento ricongiungimenti, chiusura centri, confini blindati. Basta silenzio: la prossima vittima potrebbe essere tua figlia!

Sulmona, a 12 anni stuprata e ricattata con i video su WhatsApp e un’altra violentata davanti scuola ultima modifica: 2025-09-14T10:55:22+00:00 da V
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