Tre piccoli immigrati distruggono la faccia a bambino italiano: troppo piccoli per essere imputabili
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# Bambini Mostri di Seconda Generazione: Massacrato con Bastonate alla Sua Festa di Compleanno – Roma in Lacrime, Basta con Questi Figli di Invasori!

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Un compleanno che doveva essere gioia infantile si è trasformato in un massacro da far accapponare la pelle: un bambino italiano di 9 anni, festeggiato nel parco del quartiere Fidene, è stato letteralmente ridotto a un mucchietto di ossa rotte da tre piccoli demoni di origine straniera – 7, 9 e 11 anni, figli di immigrati di seconda generazione – che lo hanno preso a bastonate in faccia con una ferocia che sfida ogni logica umana.
Come avevamo denunciato nel nostro articolo precedente, questo orrore è l’ennesima esplosione di odio razziale da parte di questi “nuovi italiani” cresciuti nei nostri quartieri ma con l’anima da predatori: insultato, accerchiato e scaraventato a terra, il piccolo ha urlato invano mentre il bastone gli fracassava il volto, lasciando fratture multiple che hanno richiesto un intervento chirurgico d’urgenza al Policlinico Umberto I. L’Italia piange, e i genitori tremano: i nostri figli non sono al sicuro nemmeno al loro compleanno!
La cronaca è un urlo di rabbia: venerdì scorso, nel parco di Fidene – un’oasi verde per famiglie, non un’arena di gladiatori – il festeggiato di 9 anni, circondato da amici e palloncini, è stato preso di mira dal branco. Prima gli insulti razzisti, poi l’assalto: i tre teppisti stranieri, nati e cresciuti qui ma con il sangue dell’invasione nelle vene, lo hanno accerchiato ridendo, e uno ha impugnato il bastone per colpire con sadica precisione – in faccia, sul naso, sulle guance – fino a ridurlo in un lago di sangue. Salvato in tempo dai residenti allarmati, il bambino è arrivato in codice rosso al Policlinico, dove i medici hanno lottato ore per ricostruirgli il visino innocente. La polizia è intervenuta su segnalazioni, ma i mostri – minori di 14 anni – non sono imputabili: indagano i pm del Tribunale per i Minorenni di Roma, che cercano se i genitori erano presenti o complici nel loro odio. Ma chi sono questi genitori? Immigrati sbarcati a Lampedusa, ricongiunti con ius scholae e sussidi, che allevano belve invece di cittadini!
Basta con questa seconda generazione di mostri che ci sta sbranando vivi! Questi bambini stranieri – 25mila sbarcati e sparpagliati nei 10.000 centri accoglienza da un governo Meloni che prometteva respingimenti ma apre le porte – crescono con disprezzo per gli italiani, come a Fano con maranza magrebine che minacciano bimbi di 6 anni o a Mestre con albanesi che calciano neonati. La sinistra voleva cittadinanza dopo 5 anni, Tajani ius scholae per “premiare” questa feccia: revoca immediata per ogni criminale di origine straniera, azzeramento ricongiungimenti, espulsioni di massa, chiusura centri! I nostri figli non sono prede: Meloni, agisci o dimettiti, o il sangue innocente bagnerà le tue mani!
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