Clandestini liberati da toghe rosse stuprano e uccidono: giudici scontino la pena insieme a loro

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By V settembre 16, 2025 15:26

Clandestini liberati da toghe rosse stuprano e uccidono: giudici scontino la pena insieme a loro

# Toghe Rosse Assassine: Liberano Clandestini dal CPR per “Diritti Umanitari” – E Loro Stuprano, Uccidono, Terrorizzano: Responsabilità Penale per i Giudici!

San Zenone al Lambro, 16 settembre 2025 – L’Italia è un macello di sangue. E i macellai sono le toghe rosse ideologicamente corrotte.

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Lo conferma il dramma di una 18enne strangolata e violentata da Harouna Sangare – maliano sbarcato a Lampedusa il 19 luglio 2024, liberato da un CPR da una giudice di Magistratura Democratica che lo riteneva “non pericoloso” nonostante denunce per altre violenze – è l’ennesimo crimine che grida vendetta contro un sistema marcio che antepone l’ideologia di estrema sinistra alla vita delle nostre donne.

Come avevamo urlato nei nostri articoli precedenti, questo mostro, con Dna sui vestiti della vittima e telecamere che lo mostrano rientrare nel suo covo accoglienza “Fratelli di San Francesco”, ha trascinato la ragazza nel buio, soffocandola con mani al collo fino a farle temere la morte (“Pensavo di morire”, ha confessato lei ai carabinieri), picchiandola e abusandone per un’ora. La pm Martina Parisi lo definisce “brutale violenza”, ma il sangue è anche sulle mani della toga rossa che lo ha scarcerato, parte di un circolo ideologico di magistrati di estrema sinistra che da anni fa convegni contro i CPR e distribuisce manuali ai suoi iscritti per sabotare rimpatri, descrivendo appigli legali che poi finiscono per liberare predatori come Sangare – accusando l’Italia di “razzismo” mentre i questi giudici, amici della sinistra, sacrificano le vittime per il loro sogno multiculturale.

Non è un caso isolato, è un’epidemia orchestrata da Magistratura Democratica (MD), che dal 2022 organizza congressi come “Crisi istituzionale e rinnovamento democratico della giustizia” per demonizzare i CPR come “prigioni etniche”, e pubblica guide operative – scaricabili dal loro sito – per contestare espulsioni e ritardare rimpatri, definendo i clandestini “vittime del sistema autoritario”. Ricordate Anis Amri, il tunisino jihadista che nel 2016 ha falciato 12 morti a Berlino con un camion: liberato da un giudice italiano nonostante sospetti terroristici e precedenti per furti e incendi dolosi? O il caso del 2023 a Palermo, dove una toga rossa sospende l’espulsione di un algerino con ordine di cattura per omicidio, citando “diritti umani” e lui fugge per stuprare una donna a Roma? E a Napoli, nel 2024, un CPR svuotato da sentenze libera un egiziano con mandato per traffico di armi, che poi accoltella un poliziotto. Queste non sono “creatività giudiziarie”: sono omicidi in concorso, e il sangue delle vittime – come la 18enne di San Zenone – macchia le mani di chi quelle sentenze ha scritto.

È tempo di responsabilità penale per i magistrati: se una toga rossa libera un clandestino per motivi ideologici – come Sangare – e lui stupra, uccide o terrorizza, scontino la pena insieme, da complici, nella stessa cella! Basta con MD e la sinistra che, con convegni come quello di aprile contro il patto Italia-Albania, sabotano i rimpatri accusando il governo di “fascismo” mentre i liberati ci massacrano.

Clandestini liberati da toghe rosse stuprano e uccidono: giudici scontino la pena insieme a loro ultima modifica: 2025-09-16T15:26:16+00:00 da V
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By V settembre 16, 2025 15:26
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1 Comment

  1. Kurly settembre 16, 16:55

    Sarebbe sacrosanto che pagassero di persona per tutte le sentenze a capocchia che emettono! Non ho MAI capito perché un comune lavoratore debba pagare se sbaglia, e loro invece debbano farla franca! In gattabuia coi baluba e alleggeriti della paga per rifondere le parti lese.

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