Prof ebreo cacciato da università italiana: questo è razzismo
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Nessuno dovrebbe essere perseguitato per le proprie idee.
### La Vergognosa Alleanza tra Estremismo Rosso e Islamico: Il Politecnico di Torino
Il Politecnico di Torino ha appena sigillato un patto diabolico: la saldatura tossica tra l’estremismo rosso – quei collettivi urlanti di sinistra radicale, figli bastardi del comunismo fallito – e l’islamismo fanatico. Risultato? Un professore ebreo, Pini Zorea, cacciato a furor di estremisti per aver osato dire che l’IDF è “l’esercito più pulito al mondo”. Una frase forte, sì, ma in un’università non si dialoga? No, si epura!

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Immaginate: un’aula del dottorato in Elettrica, Elettronica e Telecomunicazioni, corso innocuo su “Principles of Digital Image Processing” – 16 ore di analisi immagini, rilevamento facciale in tempo reale, tutto sotto Erasmus+ dal 2022. Zorea, guest lecturer dall’Università israeliana di Braude, arriva a insegnare scienza, non politica. Ma ecco i soliti noti: Collettivo Autorganizzato Universitario e Cambiare Rotta, i paladini pro-Palestina intrisi di ideologia rossa, irrompono con proteste isteriche. “Via l’israeliano!”, urlano, unendo il loro odio classista contro il “sionismo imperialista” all’antisemitismo velato dell’islamismo radicale. Una fusione letale: da un lato il rosso intriso di terzomondismo, dall’altro l’islamico che sogna la sharia. Insieme, creano mostri: boicottaggi, minacce, e ora espulsioni sommarie.
Il rettore Stefano Corgnati? Un debole che si piega al ricatto. “Inaccettabile esternazione”, biascica, interrompendo il modulo e sospendendo ogni rapporto con Zorea. Lo convoca per un “chiarimento” – leggete: processo farsa! Condanna la violenza a Gaza, il massacro civile – bene, ma perché silenziare solo chi difende Israele? Dove sta la coerenza? Questo ateneo, che si vanta di pace, ha da sempre ripudiato la guerra, ma oggi, con gli “eventi inaccettabili”, si schiera con i boia rossi-islamici. Nessuna collaborazione con Braude? Irrilevante: il veleno è dentro, nelle aule infestate da questa alleanza innaturale, che trasforma studenti in squadristi e professori in capri espiatori.
È una vergogna assoluta! L’estremismo rosso, con la sua falce e martello arrugginita, si salda all’islamismo omicida per colpire gli ebrei, eredi di una storia che entrambi detestano: i rossi per invidia, gli islamisti per jihad. Risultato? Università come campi di concentramento ideologico, dove la libertà di parola muore strangolata da slogan. Zorea non è un criminale: è un ebreo che insegna, in un mondo che lo vuole zitto e buono. Israele si difende, ma qui a Torino si celebra l’odio ibrido, una bomba a orologeria contro la democrazia.
Rettore, smettetela di leccare gli stivali ai collettivi! Reinserite Zorea, o ammettete di essere complici di questa saldatura infernale.
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