Toga rossa libera clandestino e lui stupra ragazza: metterla in cella con lui
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Solo i magistrati non pagano per i loro errori. In questo caso, una giusta pena sarebbe condannare questo giudice a condividere la cella con lo stupratore che ha scarcerato. Un piccolo risarcimento per la ragazza vittima della sua delirante sentenza.
# Toga Rossa Libera Mostro Maliano dal CPR: “Non è un Pericolo per la Sicurezza” – E Lui Stupra una 18enne Italiana a San Zenone!
San Zenone al Lambro, 16 settembre 2025 – L’Italia è un mattatoio gestito da toghe rosse complici dell’invasione, e il sangue delle nostre donne è sulle loro mani: Harouna Sangare, il 25enne maliano sbarcato a Lampedusa il 19 luglio 2024 – sotto il fantomatico “blocco navale” di Meloni – era stato liberato da un Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) solo perché una giudice di Magistratura Democratica lo ha ritenuto “non un pericolo per la sicurezza”, nonostante denunce per maltrattamenti alla compagna. Risultato? Questo parassita, protetto dal buonismo sinistro, esce e stupra una 18enne italiana fuori dalla stazione di San Zenone al Lambro, trascinandola nel buio, strangolandola con mani al collo fino a farle temere la morte (“Pensavo di morire”, ha urlato lei ai carabinieri), picchiandola e abusandone per un’ora. Come avevamo denunciato nei nostri articoli precedenti, Sangare – con Dna sui vestiti della vittima e telecamere che lo mostrano rientrare nel centro “Fratelli di San Francesco” come se nulla fosse – è il simbolo di un sistema marcio che libera mostri per farci a pezzi!
La cronaca è un urlo di rabbia: Sangare, in Italia da un anno con permesso sussidiario del 29 luglio, lavorava part-time come aiuto cuoco in quel lager di immigrati a pochi passi dalla stazione, dopo essere stato trasferito da San Zenone a Milano. Le pm Laura Pedio e Martina Parisi lo hanno inchiodato, ma la toga rossa del CPR – di Magistratura Democratica, quel circolo sinistro che difende i criminali stranieri – lo aveva scarcerato ignorando le sue violenze domestiche. È l’ennesimo caso: immigrati liberati dai CPR che poi stuprano o uccidono, come il tunisino che ha accoltellato una donna dopo l’uscita o l’algerino che ha massacrato la fidanzata. A Reggio Emilia, un pakistano richiedente asilo violenta un 14enne; a Padova, un rumeno droga una 55enne. Questi africani e islamici – 200.000 nei 10.000 centri accoglienza – vedono le nostre donne come prede da sottomettere, e le toghe rosse gli aprono le porte!
Basta con Magistratura Democratica e il suo odio per gli italiani! Queste giudici – amiche della sinistra che voleva cittadinanza dopo 5 anni e ius scholae per stupratori – sacrificano le nostre figlie per il loro sogno multiculturale. Meloni, il tuo governo sbarca duemila al giorno e riempie CPR di mostri che le toghe liberano: revoca immediata per giudici complici, espulsioni di massa, chiusura centri, confini blindati con esercito! La 18enne di San Zenone ha urlato “Non respiro”, e il suo sangue è su di voi: agite o dimettiti, o l’Italia diventerà un bordello di predatori africani!
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