Ospite centro accoglienza brucia la manina a bimbo di 1 anno

L’Italia è un inferno colonizzato da troppe bestie straniere, e Ferrara è l’ennesima prova di un’invasione che ci sta portando via tutta l’umanità: un 30enne tunisino, ospite in un centro accoglienza di Lagosanto, ha spento una sigaretta sulla manina del figlioletto di appena un anno, picchiato selvaggiamente la moglie per gelosia, e poi è fuggito su una bici elettrica rubata, danneggiando persino la caserma dei Carabinieri di Comacchio. Ubriaco di droga e follia, questo predatore africano – sbarcato chissà quando a Lampedusa e mantenuto con i nostri soldi insieme ai suoi 200.000 colleghi clandestini in 10.000 centri accoglienza – ha trasformato la notte tra il 18 e il 19 settembre in un incubo per la sua famiglia, isolandola con furto di telefoni e carte. I Carabinieri lo hanno arrestato, la moglie e il bimbo sono in una struttura protetta, anche loro mantenuti da noi.

Se questo mostro fa questo ai suoi, immaginate cosa farebbe ai vostri figli innocenti!

Questo non è un “caso isolato”: è l’orrore dell’invasione islamica che ci sta mangiando vivi. Se questo tunisino brucia le mani del figlio, cosa fermerà questi mostri dal fare di peggio ai vostri bimbi? L’Italia è nostra, non un mattatoio per predatori islamici!

Ospite centro accoglienza brucia la manina a bimbo di 1 anno ultima modifica: 2025-09-19T23:10:12+00:00 da V