Pontida, il popolo della Lega chiede la REMIGRAZIONE e invoca Vannacci

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By V settembre 20, 2025 16:46

Pontida, il popolo della Lega chiede la REMIGRAZIONE e invoca Vannacci

**A Pontida l’ovazione per Vannacci: “Un generale, c’è solo un generale”. La Lega spinge sulla remigrazione di massa degli immigrati**

Pontida, il tradizionale raduno della Lega, si è trasformato in una celebrazione del vicesegretario ed europarlamentare Roberto Vannacci, accolto con cori entusiastici dai giovani del Carroccio: “Un generale, c’è solo un generale”. La folla, radunata sotto il tendone principale, ha riservato al generale applausi scroscianti, sottolineando il suo ruolo di figura di spicco nel partito e alimentando il dibattito sulla direzione ideologica della Lega. Al centro del raduno, un tema ha dominato su tutti: la richiesta, sempre più forte tra i militanti, di una politica di “remigrazione di massa” per gli immigrati clandestini, un concetto che ha infiammato gli animi e segnato il tono dell’evento.

### Vannacci: “Portiamo l’eredità di Charlie Kirk, simbolo del free speech”
Nel suo intervento, Vannacci ha evocato il nome di Charlie Kirk, figura di riferimento del conservatorismo americano, definendo i leghisti “eredi” del suo impegno per la libertà di espressione. “Tutti noi siamo come Charlie Kirk e porteremo la sua eredità nel sangue e nelle vene”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza del “free speech” in un contesto in cui, secondo lui, il politically correct soffoca il dibattito. Riferendosi a un recente attentato, Vannacci ha poi aggiunto: “Chi ha sparato non era un pazzo, ma un assassino e un violento. Purtroppo qualcuno ha giustificato questo omicidio”, suscitando l’approvazione della platea.

Il generale ha anche risposto alle voci su una presunta “vannaccizzazione” della Lega, un termine usato da alcuni per descrivere l’influenza crescente delle sue posizioni dure e divisive all’interno del partito. “Io vannaccizzo, Fontana fontanizza, Romeo romeizza: ognuno porta il meglio di sé per fare la Lega grande”, ha replicato con tono ironico, liquidando le critiche come “polemiche montate ad arte”. Vannacci ha poi chiarito di non aspirare alla segreteria del partito: “Il mio mandato è quello di europarlamentare, conferitomi da 563mila elettori. Voglio fare al meglio il mio lavoro”.

### Remigrazione di massa: il cuore della linea leghista
Il tema della “remigrazione di massa” degli immigrati clandestini è stato il vero protagonista del raduno, soprattutto tra i giovani militanti. Dal palco, un giovane attivista ha infiammato la folla con parole dure: “Basta con questo buonismo che ha rotto i cog…i. Queste zecche sociali devono capire che il 1945 è passato. Gli immigrati clandestini devono essere remigrati nei loro Paesi, è l’unica soluzione”. L’intervento, accolto da applausi e grida di approvazione, ha messo in luce la radicalizzazione di una parte della base leghista, che vede nella “remigrazione” – ovvero l’espulsione di massa degli immigrati verso i loro Paesi d’origine – l’unica risposta alla questione migratoria.

Questa posizione, sostenuta con veemenza dai giovani del Carroccio, si inserisce in un contesto di crescente insofferenza verso le politiche migratorie percepite come troppo permissive. I militanti hanno accusato il “woke” e l’immigrazione clandestina di essere “armi” usate contro l’identità italiana, promettendo di difendere il Paese a ogni costo. “Col c… che si prenderanno il nostro Paese”, ha tuonato il giovane oratore, sintetizzando il sentimento di una base che chiede misure drastiche e immediate.

### Vannacci su Ilaria Salis: “Nessuna immunità per chi spacca teste”
Vannacci non ha risparmiato critiche anche a Ilaria Salis, l’europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra indagata per un’aggressione a Budapest. “Mi auguro che i nostri rappresentanti in Commissione votino per toglierle l’immunità, che non è assolutamente giustificata”, ha dichiarato. Secondo il generale, l’immunità parlamentare copre solo le attività legate al mandato di europarlamentare, e non reati come quello attribuito a Salis, che “è andata a spaccare la testa a una persona che non la pensa come lei”. Vannacci ha sottolineato che il reato è stato commesso prima della sua elezione, rendendo l’immunità inapplicabile: “Come ogni cittadino italiano, deve rispondere dei suoi reati nei tribunali opportuni”.

### Contestazioni a Calenda e al “buonismo”
Il raduno ha visto anche momenti di tensione, con contestazioni rivolte al leader di Azione, Carlo Calenda, accusato di rappresentare un approccio troppo moderato e “buonista”. La base leghista, radunata sul pratone di Pontida, ha ribadito la propria distanza da posizioni percepite come compromissorie, puntando invece su un’identità fortemente identitaria e nazionalista.

### Una Lega sempre più “vannaccizzata”?
L’entusiasmo per Vannacci e la centralità del tema della remigrazione segnano un momento di svolta per la Lega, che sembra orientarsi verso posizioni sempre più radicali. La richiesta di espulsioni di massa, unita al rifiuto del “buonismo” e alla celebrazione di figure come Charlie Kirk, delinea un partito che punta a rafforzare la propria base mobilitando sentimenti di chiusura e difesa dell’identità nazionale. Se da un lato Vannacci nega che la sua influenza stia cambiando il volto della Lega, dall’altro l’energia della platea di Pontida sembra indicare che la sua visione stia trovando terreno fertile, soprattutto tra i più giovani.

In conclusione, il raduno di Pontida ha confermato il peso crescente di Roberto Vannacci all’interno della Lega e il ruolo centrale della remigrazione di massa come proposta politica. Tra cori, applausi e slogan, il Carroccio si prepara a un futuro in cui la linea dura sull’immigrazione potrebbe diventare il principale cavallo di battaglia, con il generale come simbolo di questa svolta.

I giovani della Lega, arrivando a Pontida, hanno intonato cori contro il segretario di Azione Carlo Calenda. “Ripetiamolo a Calenda e a quei quattro sfigati incamiciati in spiaggia che hanno voluto applaudire quello che diceva Calenda – ha detto uno dei giovani leghisti con il megafono riferendosi alla presenza di Calenda alla festa dei giovani di Forza Italia a San Benedetto del Tronto -. Devono decidere se stare con noi o contro di noi”. A quel punto i giovani leghisti hanno cantato: “Calenda, Calenda vaffanc…”.

I giovani della Lega sono arrivati sul pratone di Pontida, per la manifestazione che anticipa di un giorno il raduno del partito, anche con scritte e cori sull’identità leghista e contro l’immigrazione. Su uno striscione c’era scritto: “Lega anti maranza, la remigrazione avanza” urlando contemporaneamente: “L’Europa è cristiana non è musulmana” e su un cartello la scritta “+ spiedo, – kebab”. Un altro striscione è dedicato a Charlie Kirk con lo slogan: “Il vostro silenzio uccide due volte” e l’hashtag “Charlie vive con noi”.

Pontida, il popolo della Lega chiede la REMIGRAZIONE e invoca Vannacci ultima modifica: 2025-09-20T16:46:54+00:00 da V
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