I patrioti di tutto il mondo salutano il patriota Charlie Kirk
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— Turning Point USA (@TPUSA) September 21, 2025
L’eredità di #CharlieKirk
— Francesca Totolo (@fratotolo2) September 21, 2025
Arizona: 1 MILIONE i patrioti in arrivo per l'ultimo saluto in memoria di #CharlieKirk . Le idee non muoiono. pic.twitter.com/27yIJ4oEpq
— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) September 21, 2025
I’d just like to state the obvious, just look at this crowd at the Charlie Kirk Arizona Memorial
Democrats are NEVER winning another election again
We are Charlie Kirk! 🇺🇸
— Wall Street Apes (@WallStreetApes) September 21, 2025
Pace tra Elon Musk e Trump al memoriale per #CharlieKirk 🖐️ pic.twitter.com/RxevpXHn5g
— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) September 21, 2025
### Funerali di Charlie Kirk: Trump e Musk Onorano un Martire, Mentre l’America Blindata Piange
Lo State Farm Stadium di Glendale, Arizona, si è trasformato in un tempio patriottico il 21 settembre 2025, gremito da 95.000 persone vestite di rosso, bianco e blu per i funerali di Charlie Kirk, l’attivista conservatore di 31 anni assassinato il 10 settembre con un colpo al collo durante un dibattito nello Utah. Donald Trump, apparso sui megaschermi protetto da vetri antiproiettile, ha ricevuto un’ovazione con cori di “U-S-A”, sorridendo accanto al capo di gabinetto Susie Wiles, al genero Jared Kushner, al figlio Donald Trump Jr. e al vice capo di gabinetto Dan Scavino. L’esecuzione solenne di “Amazing Grace” da parte di cornamuse ha aperto la cerimonia, mentre migliaia restavano fuori, testimoniando l’onda di lutto e rabbia.
Il segretario di Stato Marco Rubio, in un intervento toccante, ha definito l’omicidio “un assassinio politico, ma anche una morte in famiglia”, ricordando l’amicizia personale con Kirk. Elon Musk, presente sugli spalti, ha twittato su X: “Onorato di presenziare alle esequie di Charlie Kirk, un uomo che ha combattuto il woke mind virus. #CharlieKirk” (1,4 milioni di interazioni), riaffermando la sua crociata contro l’ideologia transgender.
La vedova Erika Kirk, straziata, ha rivelato al *New York Post* di indossare un ciondolo insanguinato tolto dal collo del marito durante i disperati tentativi dei medici di salvarlo. “Aveva ricevuto minacce di morte nell’ultimo anno. Un amico gli suggerì un vetro antiproiettile, ma disse ‘non ancora’”, ha raccontato, aggiungendo al *New York Times* di averlo visto in ospedale con “un mezzo sorriso consapevole, come la Gioconda, come se Gesù lo avesse salvato”. La sera prima, durante una cena di preghiera per il tour “The American Comeback Tour”, Erika aveva insistito per un giubbotto antiproiettile: “Non ancora”, rispose Kirk, fidandosi della sua scorta. Trump, che l’ha chiamata due volte offrendo sostegno, ha promesso: “Continueremo a conversare, come faceva lui con me”.
La sicurezza era da Super Bowl: l’FBI ha ristretto lo spazio aereo, minacciando sequestri e multe per droni non autorizzati, con misure blindate organizzate in meno di una settimana. Un segnale chiaro dopo l’assassinio di Kirk da parte di Tyler Robinson, trans-ideologico, e il tentato omicidio di Kavanaugh da parte di Nicholas Roske, ora Sophia.
La sinistra, da Osa (“giorno meno buio”) a Bundu (“smantellare la bianchezza”), celebra o giustifica. Ci odiano perché ricordiamo un’America e un’Italia pre-woke. Se potessero, ci sparerebbero tutti. “Le vite dei bianchi contano” è un grido per la sopravvivenza: per Kirk, per i patrioti, smantelliamo questo terrore. È guerra ideologica.
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