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### Funerali di Charlie Kirk: La Vedova Erika Chiama alla Rinascita, Trump e Musk Si Ricongiungono

Lo State Farm Stadium di Glendale, Arizona, si è trasformato in un altare patriottico il 21 settembre 2025, con 200.000 persone – secondo i media americani, citando la polizia – vestite di rosso, bianco e blu per i funerali di Charlie Kirk, l’attivista conservatore di 31 anni assassinato il 10 settembre con un colpo al collo nello Utah. L’esecuzione solenne di “Amazing Grace” da parte di cornamuse ha aperto la cerimonia, mentre un lungo applauso ha accolto Erika Kirk, vedova in lacrime. “Dopo la sua morte, no violenze o rivolte, abbiamo visto la rinascita”, ha dichiarato, visibilmente commossa, ringraziando chi “è giunto da tutto il mondo”. “Due anni fa mi disse che si sottometteva alla volontà di Dio”, ha aggiunto, tra le ovazioni.

Donald Trump, protetto da vetri antiproiettile, ha conversato con Elon Musk – dopo la rottura dei mesi scorsi – sigillando il riavvicinamento con una stretta di mano ripresa dalle telecamere. Il segretario di Stato Marco Rubio ha definito l’omicidio “un assassinio politico, ma anche una morte in famiglia”, elogiando l’impatto di Kirk sui giovani americani, specie sugli uomini. Il segretario alla Salute Robert Kennedy Jr. ha paragonato Kirk a Gesù Cristo: “Cristo morì a 33 anni e cambiò la storia; Charlie a 31, e ora ha fatto lo stesso”.

Donald Trump Jr. ha chiamato Kirk “mio fratello”, giurando: “Non ci lasceremo intimidire, il nostro messaggio di fede e famiglia non sarà messo a tacere”. Il vicepresidente JD Vance ha esaltato Kirk come “martire cristiano” e patriota: “Ha cambiato la storia con gentilezza e coraggio, portando la verità di Cristo. Non ci tireremo indietro, nemmeno davanti a una pistola”.

L’omicidio, opera di Tyler Robinson – trans-ideologico con proiettili “Bella Ciao” – e il tentato assassinio di Kavanaugh da parte di Nicholas Roske (ora Sophia) rivelano una rete terroristica trans, alimentata dall’ideologia gender che Kirk combatteva.

“Le vite dei bianchi contano” è un grido per la rinascita: per Charlie, smantelliamo questo terrore. È guerra ideologica.