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Prima di lui, Sardone: “È in atto una vera e propria sostituzione, ma io non voglio che gli uomini e le donne di Pontida vengano sostituiti da quattro ‘mao-mao’ con la barba lunga, o da donne che vanno in giro con un sacco della spazzatura addosso”.

**Pontida, Salvini chiama a raccolta “la civiltà cristiana”: confini blindati e remigrazione al centro del raduno leghista**

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha aperto il raduno di Pontida con un messaggio chiaro: “Il nostro obiettivo è tornare a blindare i confini italiani, sempre che qualche magistrato politicizzato non ci fermi”. Davanti a una folla entusiasta, Salvini ha tracciato la linea del Carroccio, mescolando difesa dell’identità nazionale, rifiuto del multiculturalismo e una dura presa di posizione contro l’immigrazione. “Ci sono immigrati venuti da lontano che portano lavoro, rispetto e cultura e sono i benvenuti. Il nostro problema sono quelli che non si vogliono integrare e abbiamo il dovere di rimandarli a casa”, ha dichiarato, suscitando applausi.

Un errore: è il numero che conta. L’integrazione è un altro termine per genocidio.

### No all’integralismo islamico e alla società multiculturale
Salvini non ha risparmiato critiche all’integralismo religioso, puntando il dito contro il “fanatismo islamico” e l’“applicazione letterale del Corano”, che secondo lui sono incompatibili con le leggi italiane. “Non tutti si vogliono integrare”, ha aggiunto, rafforzando la narrazione di una Lega che vede nella remigration – l’espulsione di massa degli immigrati non integrati – la soluzione al problema migratorio. Una linea condivisa dai vice segretari Roberto Vannacci e Silvia Sardone, che hanno dominato la scena con interventi altrettanto decisi.

Vannacci ha ribadito: “Non ci rassegniamo alla società multiculturale, alla società meticcia, alla islamizzazione delle nostre città. Non regaliamo nulla a chi non rispetta le nostre norme, le nostre leggi: per questi signori c’è solo un futuro, la remigration”. Prima di lui, Sardone ha usato toni ancora più incisivi: “È in atto una vera e propria sostituzione, ma io non voglio che gli uomini e le donne di Pontida vengano sostituiti da quattro ‘mao-mao’ con la barba lunga, o da donne che vanno in giro con un sacco della spazzatura addosso”, ha detto, suscitando risate e applausi tra i militanti.

### Un Pantheon leghista con Kirk, Fortuyn e Van Gogh
Il raduno ha visto l’ingresso di nuove figure simbolo nel Pantheon leghista. Oltre a Charlie Kirk, già celebrato in passato, Salvini ha reso omaggio agli olandesi Pim Fortuyn e Theo van Gogh, assassinati all’inizio del millennio da estremisti islamici. Questi nomi, associati alla lotta contro l’islamismo e il multiculturalismo, sono diventati emblemi per una destra dura e pura che la Lega intende rappresentare. “La civiltà occidentale va difesa”, ha scandito Salvini, chiamando a raccolta i militanti sotto la bandiera dell’identità cristiana e nazionale.

Il cuore dell’evento è stato la linea dura sui confini e l’immigrazione, culminata nell’annuncio di Salvini: una grande manifestazione “per i valori, i diritti, i confini e le libertà della civiltà occidentale” è convocata per il 14 febbraio prossimo.

### Remigration e sfida alla magistratura
Il leitmotiv della giornata è stato chiaro: “Via chi non si integra”. Striscioni e cori hanno accompagnato gli interventi, con la parola “remigration” ripetuta come un mantra. Salvini ha però messo in guardia: “Sempre che qualche magistrato politicizzato non ci fermi”, un riferimento velato alle inchieste giudiziarie che in passato lo hanno coinvolto, come il caso della nave Open Arms. La folla ha risposto con determinazione, pronta a sostenere la linea del leader.

Pontida 2025 si è così confermata un palcoscenico per riaffermare i principi di una Lega sempre più schierata contro il multiculturalismo e l’islamismo, con Salvini, Vannacci e Sardone a guidare un movimento che guarda al futuro con lo sguardo rivolto alla difesa dei confini e dei valori occidentali.