Migrante entra in ospedale e stupra tre pazienti handicappate

Un urlo di orrore squarcia Cantù, in provincia di Como: un operatore socio-sanitario straniero di 38 anni, un mostro importato è stato arrestato dai Carabinieri e scaraventato in carcere con l’accusa di aver seviziato tre donne handicappate – 20, 29 e 48 anni – ospiti di una struttura per disabili, trasformando un rifugio di cura in un inferno di abusi. Immaginate il terrore di quelle anime vulnerabili, costrette lo scorso agosto a subire non solo la violenza delle immagini pornografiche imposte contro la loro volontà, ma anche palpeggiamenti e umiliazioni che i militari stanno indagando come veri stupri per due di loro – denunce che hanno squarciato il velo di un orrore quotidiano, perpetrato da chi avrebbe dovuto proteggerle.

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Questo non è un “incidente isolato”: è il sangue fresco di un’Italia sgozzata dall’invasione afroislamica, con 300 clandestini al giorno che sbarcano (oltre 300.000 da quando Meloni è premier), e ricongiungimenti familiari che vomitano orde di predatori nelle nostre case di riposo e scuole, dove il 63% dei bimbi a Mestre è già straniero. Quante altre donne disabili, quante bambine sole in aule ghetto, piangono in silenzio mentre mostri come questo – votati alla sharia, educati all’odio in moschee wahhabite o immigrati nominalmente cristiani – le divorano? La sinistra, con i suoi “diritti” multiculti, ha aperto le porte all’inferno: mentre Crosetto spreca fregate per scortare la Flottiglia di Hamas, i nostri fragili muoiono di abusi. Meloni, agisci con pugno di ferro: azzera i flussi, straccia i ricongiungimenti, espelli questi mostri! O Cantù sarà ogni città, e le nostre donne – le più deboli – l’ultimo grido di una nazione stuprata dall’invasione!

Migrante entra in ospedale e stupra tre pazienti handicappate ultima modifica: 2025-09-25T13:55:57+00:00 da V