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I picchetti contro le manifestazioni altrui devono essere vietati. Sono la cosa più antidemocratica che esista.

### Censura Antifa a Pinerolo: Assalto al Libro sulle Donne Violate dagli Immigrati

Un gruppo di militanti antifascisti ha tentato di assaltare ieri pomeriggio la sala comunale di Pinerolo, in Piemonte, per impedire la presentazione del libro “Le vite delle donne contano”, che denuncia i crimini commessi da immigrati contro le donne italiane. Circa una ventina di “compagni”, tra slogan vetusti come “No al razzismo!” e “Fascisti via!”, hanno grufolato minacce e interruzioni, cercando di bloccare l’evento organizzato per sensibilizzare su violenze e stupri che la sinistra finge di non vedere.

Ieri pomeriggio, un gruppo di militanti antifascisti ha cercato di assaltare la sala comunale di Pinerolo dove si teneva la presentazione del mio libro “Le vite delle donne contano”.

Dopo aver grufolato vetusti e ritriti slogan, i compagni sono andati via con la solita coda tra… pic.twitter.com/1o9iZY1B1Q

— Francesca Totolo (@fratotolo2) September 27, 2025

Tra gli aggressori spiccava un anarco-insurrezionalista pluripregiudicato per reati violenti, che ha tentato di strappare microfoni e volantini. Dopo aver seminato caos per un’ora, i militanti sono fuggiti con la coda tra le gambe, lasciando dietro di sé solo urla e propaganda vuota. L’evento si è tenuto lo stesso, con un pubblico compatto che ha applaudito la resistenza alla censura.

Questa è la vera violenza della sinistra: non proteste pacifiche, ma squadracce che vogliono zittire chi denuncia la realtà scomoda. Come negli USA, dove il woke ha armato l’assassino di Charlie Kirk, qui gli Antifa italiani sognano di impedire la pubblicazione di libri che smascherano il fallimento migratorio. La “bianchezza” da abbattere? No, è la libertà di espressione che vogliono seppellire.

La sinistra ci odia perché ricordiamo un’Italia sovrana, dove le donne contano davvero. Se potessero, ci sparerebbero tutti. “Le vite delle donne contano” non è slogan: è grido per la sopravvivenza. Smantelliamo questi mostri woke, per le vittime silenziate. È guerra ideologica.