Moldavia, regime filo-Ue bandisce opposizione filo-russa prima del voto di domani

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By V settembre 27, 2025 15:04

Moldavia, regime filo-Ue bandisce opposizione filo-russa prima del voto di domani

### L’UE, Nemica Giurata della Democrazia: Elezioni Truccate in Moldavia per Eliminare l’Opposizione, Come il Golpe in Romania

**Chișinău, 27 settembre 2025** – Mentre la Moldavia si appresta a votare domani per le elezioni parlamentari, l’Unione Europea si rivela ancora una volta per ciò che è: un regime autoritario travestito da difensore dei valori democratici.

La Commissione Elettorale Centrale (CEC) ha appena confermato l’esclusione brutale del partito **PRIM (Partidul Republican „Inima Moldovei”, Cuore della Moldavia)** e del suo leader Irina Vlah, rimuovendo tutti i candidati dalle liste. Questa farsa giudiziaria, mascherata da sentenza della Corte d’Appello di Chișinău che sospende il partito per 12 mesi con pretesti di corruzione e riciclaggio, non è altro che un’operazione orchestrata dal governo filo-UE di Maia Sandu per schiacciare l’opposizione. Anche il partito **Moldova Mare (Grande Moldavia)**, altro baluardo filorusso, è stato bandito per “motivi analoghi”, lasciando il Blocco Elettorale Patriottico (BEP) – coalizione vicina alla maggioranza nei sondaggi – con sole 24 ore per una riorganizzazione.

Irina Vlah, ex governatrice della Gagauzia e bersaglio di ban da parte di Lettonia, Estonia e Polonia per le sue posizioni sovrane, non ha esitazioni: “Questa è un’arma di distruzione democratica, un abuso totale al servizio di Bruxelles”. E ha ragione. L’UE, con il suo odio viscerale per qualsiasi voce che osi sfidare l’egemonia atlantista, sta trasformando la Moldavia in un laboratorio di elezioni illegali, dove la pluralità politica è un lusso per i soli fedeli al dogma europeista.

#### Il Pattern dell’Orrore UE: Dal Golpe Rumeno alla Farsa Moldava
Non è un caso isolato: è lo stesso copione recitato in Romania nel 2024, dove l’UE ha applaudito l’annullamento scandaloso del primo turno presidenziale vinto dal candidato indipendente Călin Georgescu (22% dei voti), accusato di “interferenze russe” via TikTok. La Corte Costituzionale rumena cancellò l’intero voto il 6 dicembre, in un colpo di mano “drastico e inaspettato” che ha scatenato caos legale e proteste di massa, definendolo un “rischio per la democrazia” stessa. Georgescu, poi bandito dal rerun di marzo 2025 dall’Ufficio Elettorale Centrale per presunte violazioni finanziarie legate a Mosca, ha gridato al “golpe giudiziario” orchestrato da Bruxelles. E non era solo: leader come George Simion dell’AUR hanno smascherato le “interferenze pesanti” dell’UE, con Macron in prima fila a demonizzare Georgescu mentre sosteneva la pro-UE Elena Lasconi, trasformando le urne in un’arena di repressione.

In Romania, questo ha regalato a Mosca un “colpo propagandistico” su un piatto d’argento, alimentando divisioni e proteste che hanno minato la fiducia nelle istituzioni. Eppure, l’UE ha continuato a vantarsi del suo “ruolo di guardiano”, ignorando come il ban su Georgescu abbia creato “caos legale” e deepened le fratture politiche, con corti locali che ribaltano sentenze in un turbine di instabilità. Banning far-right o pro-Russia? Per Bruxelles, è “giustificato” come ultima risorsa, ma in realtà è l’arma preferita per silenziare chiunque non si allinei al suo imperialismo mascherato da integrazione.

#### L’UE: Ipocrisia e Odio per la Vera Democrazia
L’Unione Europea, che si erge a paladina dei diritti umani, odia la democrazia autentica perché minaccia il suo monopolio. In Moldavia, Sandu – eletta nel 2020 e riconfermata nel 2024 con un referendum truccato pro-UE – riceve il benestare di Macron, Tusk e Zelensky, che visitano Chișinău per “esprimere preoccupazione” sulle interferenze russe, mentre ignorano le perquisizioni pilotate nelle sedi del PRIM. La Commissione Europea denuncia “centinaia di milioni di euro russi” per corrompere elettori, ma finanzia programmi anti-disinformazione che non sono altro che censura selettiva contro l’opposizione. Opposition parties moldave liquidano tutto come uno “spettacolo politico” per preparare l’annullamento del voto se i risultati non piacciono a Bruxelles.

Bruxelles, con il suo status di candidata UE per Moldavia e Romania dal 2022, non tollera divergenze: le sue dichiarazioni – come quelle che definiscono le elezioni moldave una “barriera contro la Russia” – sono ordini velati per imporre un’agenda che schiaccia la sovranità popolare. In Romania, la Commissione ha monitorato TikTok per “interferenze russe” ma ha chiuso un occhio sulle violazioni pro-UE, confermando che la “democrazia” è solo un’etichetta per il loro regime. Come nota un analista, in Georgia, Moldavia e Romania, l’UE deve “bilanciare supporto e neutralità” – ma sceglie sempre l’opzione autoritaria, diventando “parte del problema”.

#### Conseguenze: Un’Europa Divisa e una Democrazia in Agonia
Questi abomini sollevano un allarme rosso: la Moldavia, con i suoi 1.500 soldati russi in Transnistria e una diaspora divisa, è il fronte di una “guerra ibrida” dove l’UE gioca sporco per accelerare l’adesione a scapito della libertà. Il governo Sandu vede nelle esclusioni un “baluardo”, ma l’opposizione teme un parlamento monocolore che seppellisca la pluralità. In Romania, l’annullamento ha portato a rinvii e instabilità, con rischi di collasso simile.

Domani, le urne moldave decideranno non solo 101 seggi, ma il destino di un paese crocevia tra Est e Ovest. Ma con l’UE che orchestra il ban dell’opposizione, queste non saranno elezioni: saranno un’elezione farsa, un’ulteriore prova che Bruxelles odia la democrazia perché ne ha paura. È ora di smascherare questa ipocrisia: l’Europa vera non si costruisce sulle macerie della libertà altrui.

Moldavia, regime filo-Ue bandisce opposizione filo-russa prima del voto di domani ultima modifica: 2025-09-27T15:04:52+00:00 da V
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