A 13 anni massacrato dai coetanei nordafricani perché non paga il pizzo etnico

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By V settembre 30, 2025 18:51

A 13 anni massacrato dai coetanei nordafricani perché non paga il pizzo etnico

### Baby gang marocchine di seconda generazione massacrano un italiano 13enne alle giostre di Bassano: calci e pugni fino al trauma cranico, mentre la feccia filma per TikTok – Remigrazione ora o i nostri figli sono carne da macello!

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Bassano del Grappa, 30 settembre 2025 – Un massacro da far vomitare: un ragazzo di 13 anni, alla sua prima uscita sola al luna park, ridotto a un sacco di boxe da una banda di cinque sedicenni marocchini di seconda generazione – quei mostri nati e cresciuti in Italia con i nostri soldi, ma con il cuore da belve africane! Chiedono i soldi per le giostre, lui dice no, e boom: sberle, spinte nel parco Ragazzi del ’99, calci e pugni ovunque fino a spezzargli il bacino quasi e mandarlo in ospedale con trauma cranico. E mentre il piccolo urla dal dolore, decine di giovani – complici codardi – filmano tutto con i cellulari per i like su Instagram, senza muovere un dito! Questo è l’eredità schifosa dell’immigrazione: non integrazione, ma una generazione di lupi famelici che ci sbranano i figli per quattro euro e un video virale.

Ascoltate la mamma, quella donna distrutta che ha dovuto mandare il figlio da solo perché “ha 13 anni, tutti gli amici ci vanno”: “Era eccitato per il tagadà, ma quei cinque si sono ripresentati come avvoltoi, ‘ce li hai i soldi!’, e l’hanno trascinato nel buio del parco”. Lì, il massacro: lo spingono a terra da dietro, lo tempestano di botte – pugni in faccia, calci al torace, al ventre – mentre i due amichetti che provano a difenderlo vengono scaraventati via come stracci. E il capo branco? “Respira ancora?”, ghigna uno, prima di un ultimo calcio da vigliacco e la fuga collettiva al suono delle sirene. Il piccolo finisce al pronto soccorso: radiografie ok per fratture, ma ricoverato per il trauma alla testa, sofferente e terrorizzato, con la famiglia a vegliarlo giorno e notte. “Un massacro vero e proprio!”, urla la madre, e ha ragione: quante madri italiane devono ancora piangere figli massacrati da questi “nuovi italiani” che odiano tutto ciò che è nostro?

Ma la furia vera? Quei marocchini di seconda generazione non sono immigrati freschi, no! Sono il frutto marcio del nostro perbenismo: arrivati da piccoli coi genitori, coccolati con sussidi, scuole gratuite e “integrazione” che è solo una bugia. Cresciuti nei ghetti del Prato – quel “vero ghetto” che la mamma denuncia – dove imparano a rubare, pestare e filmare invece che lavorare onestamente. Le famiglie? Dove sono? Madri e padri che fingono di non sapere, o peggio, li difendono con la scusa “è la cultura”. E la folla? Decine di teppisti che riprendono ridendo, condividono su TikTok per fama, trasformando l’orrore in spettacolo! Bastava un pugno da uno di loro per fermare il branco, ma no: preferiscono i like alla giustizia. Questo è il degrado che l’immigrazione ci ha vomitato addosso: baby gang che rendono le giostre zone di guerra, parchi inferni dove un 13enne non può più divertirsi senza rischiare la vita.

Basta! I carabinieri sono vicini all’identificazione – ne conoscono già uno, non coinvolto in altre aggressioni recenti, ma chissenefrega, è della stessa razza – e la famiglia minaccia avvocati. Ma pene? Daspo e comunità per minorenni, e via liberi a ripetere! No, cari politicanti: questa seconda generazione fallita va estirpata. Remigrazione immediata per famiglie intere, revoca cittadinanza per recidivi, esercito alle fiere e nei parchi prima che il prossimo video sia il funerale di tuo figlio. Bassano trema, l’Italia sanguina: “Basta perbenismo!”, grida la mamma, e noi con lei. Svegliamoci, o le giostre diventeranno tombe. Fuori questi mostri, o il sangue sarà il nostro!

A 13 anni massacrato dai coetanei nordafricani perché non paga il pizzo etnico ultima modifica: 2025-09-30T18:51:21+00:00 da V
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