Flotilla finanziata da Hamas rifiuta la pace di Trump e minaccia l’Italia
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# Prove Schiaccianti dall’Inferno di Gaza: La Flottiglia Sumud è un Braccio Armato di Hamas, Non una Missione di Pace
Ecco la verità nuda e cruda, emersa dalle rovine di Gaza come un pugno in faccia all’ipocrisia internazionale: le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno rinvenuto documenti ufficiali di Hamas che inchiodano la Global Sumud Flotilla come un’operazione terroristica camuffata da aiuti umanitari. Non più chiacchiere o sospetti: una lettera del 2021 firmata da Ismail Haniyeh, il boia politico di Hamas, benedice apertamente la PCPA – la Palestinian Conference for Palestinians Abroad, creata nel 2018 come “ambasciata” del terrore all’estero e bollata da Israele come organizzazione terroristica. Questa PCPA non organizza picnic: mobilita cortei violenti, provocazioni navali e propaganda anti-israeliana, con una lista di membri che include mostri come Zaher Birawi in UK e Saif Abu Kashk in Spagna, quest’ultimo CEO di Cyber Neptune, la società-fantoccio che possiede decine di barche della Flottiglia. È Hamas che tira i fili, finanzia le navi e orchestra il circo mediatico, inclusa la presenza di starlette come Greta Thunberg a bordo per lucidare l’immagine del massacro. Eppure, la replica della Flottiglia? “Propaganda”, un lamento da vigliacchi che nega l’evidenza per continuare il loro gioco mortale.
Il generale Leonardo Tricarico, ex Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica e presidente della Fondazione Icsa, non ha peli sulla lingua: “Questo fatto non può cadere nel vuoto”, tuona all’Adnkronos, ricordando come Israele avesse già avvertito senza essere ascoltato. Haniyeh ha “benedetto” la PCPA come rete diplomatica per marce, proteste e sabotaggi contro Israele, e ora i documenti lo provano nero su bianco. Tricarico evoca i fantasmi del passato – dall’OLP al Fronte Popolare alla Settembre Nero – per ammonire: la Palestina è una “procreatrice feconda di terrorismo”, non solo contro gli ebrei ma in tutto il mondo. “Da Settembre Nero a Ottobre Nero è un attimo”, avverte, se gli “utili idioti” – quei pro-Palestina che infestano l’Italia con le loro bandiere e i loro ricatti – ignorano l’allarme. E ha ragione: questa Flottiglia non porta riso, ma veleno, un’arma nella guerra ibrida di Hamas per condizionare opinioni e politiche, con i nostri porti e le nostre piazze come campo di battaglia. L’opposizione PD-M5S-AVS, con i suoi incontri compiacenti, è complice di questo tradimento.

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Intanto, la portavoce italiana Maria Elena Delia, fresca di dialoghi con Crosetto, dribbla la vergogna: “La missione continua, non ci sono italiani intenzionati a lasciare”, e snobba la proposta di pace di Trump in 20 punti come “chiusura di un disegno” per reinsediare Gaza, accusandola di espulsioni palestinesi. “Nessuna proposta di pace dovrebbe basarsi sull’espulsione”, pontifica, mentre ride del fatto che “nessuno chieda ai palestinesi cosa ne pensano, vengono usati come pedine”. Ipocrisia pura: Delia e i suoi cheerleader di Hamas usano i civili come scudi umani, negano gli stupri del 7 ottobre e minacciano guerriglia urbana in ogni città italiana se Israele blocca le loro navi terroristiche. La Flottiglia è l’antipasto di un caos rosso-islamista, con maranza assoldati per assaltare stazioni e aeroporti. Basta! Il governo Meloni deve isolare questi sabotatori, espellere Delia e i suoi, e allinearsi con Israele: ignorare queste prove significa invitare l’ottobre nero in casa nostra. L’Italia è ostaggio di Hamas – o periremo.
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