I pro-Pal Vogliono Rovesciare il Governo con la Guerriglia Urbana
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# Eversione Pro-Pal: Teppisti di Hamas Vogliono Rovesciare il Governo con Guerriglia Urbana – Schierate l’Esercito, Ora!
**Roma, 2 ottobre 2025** – L’Italia è in ginocchio, assediata da una teppistica eversione pro-Palestina che non nasconde più il suo obiettivo: rovesciare il governo Meloni con un’ondata di guerriglia rossa-islamista, usando la Flottiglia Sumud – abbordata dalle IDF per i suoi legami terroristici con Hamas – come pretesto per il caos totale. Da Nord a Sud, i sabotatori gridano “Blocchiamo tutto!”, occupando stazioni e marciando su Palazzo Chigi come un’orda barbarica: non è protesta, è insurrezione armata contro lo Stato, orchestrata da maranza radicalizzati e antagonisti rossi per imporre l’agenda dei boia del 7 ottobre.

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A Roma, diecimila teppisti in piazza dei Cinquecento – epicentro del delirio – vogliono marciare su Palazzo Chigi, assediando il cuore della democrazia con slogan eversivi e presidi che hanno costretto la polizia a blindare Termini, contingentando accessi per evitare un massacro urbano. A Napoli, i teppisti hanno occupato i binari della Stazione Centrale, bloccando treni e circolazione per ore in un assalto coordinato che ha paralizzato il Sud, mentre a Milano la Stazione Cadorna è sotto assedio, con manifestanti che urlano contro il “blocco israeliano” ma mirano dritti ai gangli vitali dell’economia italiana. E non fermiamoci qui: cortei selvaggi a Torino, Bologna e Venezia, con blocchi portuali e minacce di scioperi generali da CGIL e USB, che ricattano la nazione per una flotta illegale di Hamas.
Questi non sono attivisti: sono eversori che sognano un colpo di stato attraverso la violenza rossa e islamista insieme ai teppisti di Allah contro l’Italia, paralizzando trasporti e commercio fino al collasso governativo. Serve il pugno di ferro, immediato e spietato: schierate l’esercito nelle piazze, arresti di massa per i capi dei centri sociali e maranza, divieti totali di queste azioni violente. Meloni, non esitare: schiaccia questa violenza o l’Italia cadrà preda della sinistra eversiva e dei suoi alleati islamisti.
Nella capitale disagi alla stazione Termini, ‘cinturata’ dalle forze dell’ordine anche lateralmente con accessi contingentati.
A Milano i manifestanti pro Palestina hanno occupato la stazione Cadorna. Il corteo, circa 5mila persone, è entrato nella stazione, senza tensioni con le forze dell’ordine, ed ha percorso un centinaio di metri di binari. “Milano lo so da che parte stare: Palestina libera dal fiume fino al mare”, “siamo tutti palestinesi”, “non un chiodo per Israele” gli slogan intonati dai manifestanti che hanno poi lasciato la stazione per fare ritorno in piazza della Scala dove da giorni gli attivisti sono in presidio permanente giorno e notte.
Binari bloccati dai manifestanti pro Pal anche alla stazione centrale di Napoli. Si è determinato così il blocco del traffico ferroviario, in arrivo e in partenza, con treni in ritardo di oltre 90 minuti. Come si legge sul profilo Facebook di uno dei collettivi coinvolti nell’occupazione della stazione centrale di Napoli, Mezzocannone Occupato, “avevamo detto che avremmo bloccato tutto e lo stiamo facendo. Palestina libera, giù le mani dalla Global Sumud Flotilla”. I manifestanti pro Pal hanno bloccato i binari per oltre mezz’ora per poi dirigersi verso il vicino corso Umberto, lasciando la stazione.
A Torino “Sciopero generale, dai porti alle università blocchiamo tutto” è lo striscione che campeggia sulla scalinata di Palazzo Nuovo occupato dove è arrivato il corteo dei manifestanti pro Palestina. Ad accoglierli fumogeni con i colori della bandiera palestinese. Momenti di tensione quando i manifestanti in corteo sono arrivati davanti alla stazione ferroviaria di Porta Nuova: uno di loro ha lanciato una bicicletta contro il cordone di polizia che presidiava uno degli ingressi. Ne è nato un parapiglia con le forze dell’ordine che hanno respinto i dimostranti con alcune manganellate. Dopo le tensioni, alcune decine di manifestanti sono entrati in stazione.
Circa 3mila manifestanti scesi in piazza questa sera a Genova. Al grido di “Bloccheremo tutta l’Italia” i dimostranti si sono spostati dal presidio in largo Albertazzi proseguendo in corteo verso via di Francia.
Al grido “Palestina libera” a Firenze in circa 2mila hanno bloccato i viali di circonvallazione.
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