Flotilla: 40 italiani tra i fermati, anche il senatore grillino che si dice “rapito da Israele”

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By V ottobre 2, 2025 13:52

Flotilla: 40 italiani tra i fermati, anche il senatore grillino che si dice “rapito da Israele”

### Israele: “La Provocazione della Flotilla Pro-Hamas è Finita”. Ma Erdogan Lancia Nuova Ondata: 45 Barche Turche per un Altro Bluff Terrorista

**2 ottobre 2025** – Missione compiuta, ancora una volta: la Marina israeliana ha neutralizzato con precisione chirurgica la Global Sumud Flotilla, quel carrozzone di propaganda jihadista mascherato da “missione umanitaria”, intercettando oltre 40 imbarcazioni prima che potessero sfiorare le acque di Gaza. “La provocazione di Hamas-Flotilla Sumud è finita. Nessuno degli yacht della Flotilla è riuscito nel suo tentativo di entrare in una zona di combattimento attiva o di violare il legittimo blocco navale”, ha twittato trionfante il Ministero degli Esteri israeliano, confermando che tutti i passeggeri – oltre 300 attivisti da 44 paesi, inclusa la starlette eco-terrorista Greta Thunberg – sono sani e salvi, in rotta verso il porto di Ashdod per interrogatori e rapide espulsioni. Eppure, proprio mentre Israele respira, la Turchia di Erdogan getta benzina sul fuoco: altre 45 barche civili sono salpate dal porto di Arsuz, in provincia di Hatay, sventolando bandiere palestinesi e turche in un gesto di “solidarietà” che puzza di ennesima messinscena anti-sionista, coordinata con i burattinai di Hamas per smuggling di odio e armi.

Il blocco navale israeliano, pilastro della difesa contro il terrore dal 2007, ha retto impeccabile: contrariamente alle fanfaronate degli attivisti – come la nave Mikeno che millantava di aver “rotto l’assedio” basandosi su tracciamenti fasulli – nessuna imbarcazione ha osato avvicinarsi alle coste di Gaza, zona di guerra attiva dove Hamas continua a lanciare razzi su civili innocenti. L’operazione, condotta dall’unità élite Shayetet 13 in acque internazionali, ha deviato le navi senza un graffio, redistribuendo i presunti “aiuti umanitari” (pochi scatoloni di cibo e medicine) attraverso canali verificati via terra, gestiti dalla Croce Rossa. Tra i fermati, nomi italiani che farebbero arrossire: il senatore M5S Marco Croatti e l’eurodeputata Benedetta Scuderi, eletti per servire Roma, non per fare i corrieri di propaganda terroristica. Espulsioni in corso per oltre 200 di loro, con voli charter verso l’Europa già organizzati – un “benvenuto” che Thunberg e soci ricorderanno come un flop mediatico totale.

Ma ecco il colpo di teatro di Erdogan, il sultano neo-ottomano che usa ogni crisi per gonfiare il petto anti-Israele e corteggiare i voti islamisti: video sui social mostrano le 45 barche – piccole imbarcazioni civili, non certo navi da guerra – partire da Arsuz tra cori e bandiere, in “sostegno” alla flotilla smantellata. Media turchi come TRT esaltano il gesto come “resistenza globale”, ma è solo un altro bluff: queste barchette da diporto, cariche di simboli più che di aiuti veri, non arriveranno mai a Gaza, fermate a centinaia di miglia dalla costa come le precedenti. È la solita ricetta di Ankara: finanziare indirettamente Hamas (ricordate i milioni turchi riversati a Gaza per tunnel e razzi?), poi piangere al mondo per “l’aggressione sionista”. La Turchia, che ha già contribuito con 25 attivisti alla flotilla originale, ora raddoppia la posta per distogliere l’attenzione dalle sue pulizie etniche in Siria e dal fallimento economico interno.

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Questa non è solidarietà: è complicità con il terrore. Mentre Hamas usa Gaza come base missilistica, sparando su Ashdod e Tel Aviv, e tiene in ostaggio 100 ostaggi israeliani, queste flotille servono solo a rompere il blocco che impedisce l’afflusso di armi e esplosivi. Israele ha offerto alternative reali – tonnellate di aiuti via valichi terrestri, controllati per non finanziare il jihad – ma gli organizzatori, legati a documenti sequestrati che provano collusioni con Hamas, insistono sul “corridoio permanente” che altro non è se non un’autostrada per il terrorismo. La reazione internazionale? Un coro ipocrita: la Turchia blatera di “thuggery israeliana”, l’UE mugugna, ma nessuno menziona i 1.200 ebrei massacrati l’7 ottobre o i razzi quotidiani.

Israele non si lascerà intimorire da questi giochetti: la Marina è pronta a intercettare anche questa nuova ondata turca, deviandola ad Ashdod come le altre. Il blocco navale non è un capriccio – è sopravvivenza contro un nemico che sogna la distruzione ebraica. Basta con le provocazioni di Erdogan e Thunberg: è ora di isolare i complici di Hamas, non di premiarli con like e likeboat. La pace passerà per la fermezza israeliana, non per barche di cartapesta.

E che dire del senatore Croatti, che in un video patetico registrato a bordo – “Se state guardando questo video, sono stato rapito e portato via contro la mia volontà dalle forze israeliane” – si paragona a un ostaggio, chiedendo al governo italiano il suo “rilascio immediato”? Mentre siede in un centro di detenzione ad Ashdod con acqua, cibo e assistenza medica garantiti, in attesa di un’espulsione dignitosa entro 48 ore, questa messinscena vittimistica umilia i veri rapiti: gli oltre 100 ostaggi israeliani – donne, bambini, anziani – torturati da Hamas nelle gallerie sotterranee di Gaza da quasi un anno, privati di ogni diritto umano, usati come scudi umani e merce di scambio per propaganda jihadista. Croatti, con il suo piagnisteo da parlamentare in vacanza forzata, banalizza l’orrore del 7 ottobre – 1.200 massacrati, famiglie sterminate – rendendo ridicolo chiunque osi equiparare un’intercettazione legale in acque internazionali a un sequestro barbaro perpetrato da terroristi che sognano la distruzione ebraica. È l’apice dell’ipocrisia sinistroidale: fingere il martirio per una causa terroristica, mentre i veri eroi – le famiglie degli ostaggi – implorano il mondo di ricordare il loro dolore reale.

Flotilla: 40 italiani tra i fermati, anche il senatore grillino che si dice “rapito da Israele” ultima modifica: 2025-10-02T13:52:47+00:00 da V
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