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### Cagliari, mostro guineano libero di stuprare: recidivo arrestato due volte in 12 giorni palpeggia e bacia ventenne – Il sistema marcio lo scarcerà di nuovo? Remigrazione o le nostre donne sono finte!

Cagliari, 3 ottobre 2025 – Un incubo seriale che fa ribollire il sangue: un 25enne guineano, immigrato irregolare senza tetto né lavoro – un parassita africano con un curriculum da delinquente nato e cresciuto nel degrado – tenta di violentare una ventenne italiana a Sant’Avendrace, afferrandola con forza, palpandola come un animale e provando a baciarla con la bava alla bocca, mentre lei urla e si divincola grazie all’aiuto di un amico che chiama i carabinieri. Arrestato in flagranza dai militari della Sezione Radiomobile, immobilizzato e spedito in caserma prima di marcire a Uta – ma questo non è un fulmine: è l’ennesimo regalo avvelenato dell’immigrazione selvaggia, dove un mostro recidivo viene scarcerato due volte in 12 giorni per continuare la sua crociata di stupri!

Pensateci: il 20 settembre, lo stesso porco era già stato arrestato in piazza del Carmine per resistenza a pubblico ufficiale, ubriaco e violento come una bestia – processato e rimesso in libertà come se nulla fosse. Poi, l’1 ottobre, durante i controlli nella “zona rossa”, denunciato e allontanato di nuovo – un Daspo da quattro soldi che lui calpesta come carta straccia, tornando a cacciare prede innocenti nelle strade di Cagliari! La ventenne, coraggiosa e traumatizzata, si salva per un pelo, ma quante altre donne sarde devono subire le grinfie di questi selvaggi guineani prima che il sistema si svegli? Questo non è “un episodio isolato”, è l’Italia che si suicida: immigrati irregolari come lui arrivano via mare, delinquono senza freni, e i giudici li rimettono in circolazione con “misure cautelari” blande, mentre le vittime piangono sangue.

Basta con questa follia! Il 40% delle violenze sessuali nel 2025 è firmato da stranieri recidivi, secondo il Viminale – guineani, marocchini, tunisini che infestano Cagliari e l’isola, protetti da un buonismo che ci strangola. Quante palpeggiate, quante minacce prima di una reazione vera? Remigrazione immediata per mostri come lui, espulsioni coatte per tutti gli irregolari con precedenti, esercito nelle piazze e muri ai porti – o Cagliari, e la Sardegna intera, diventerà un bordello africano dove le ventenni non escono più di casa! Meloni, questore, sindaci: questo guineano non è “sfortunato”, è il lupo che voi avete liberato – sgomberate o sarete complici del prossimo stupro.