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### Tempio Pausania, predatore straniero irregolare stupra commessa al centro commerciale: arrestato dopo mesi di terrore – L’immigrazione ci scarica mostri liberi, remigrazione o le nostre donne non lavorano più!

Tempio Pausania, 3 ottobre 2025 – Un incubo quotidiano che fa vomitare: un cittadino straniero irregolare, con permesso di soggiorno scaduto da chissà quanto – un parassita africano o maghrebino scaricato sulle nostre coste senza un domani – ha terrorizzato per mesi una giovane commessa italiana in un centro commerciale, appostandosi come un avvoltoio all’ingresso del lavoro, importunandola con insistenza malata nonostante i suoi “no” urlati e il disagio palpabile. E non basta: in un episodio da brividi, le ha toccato le parti intime con le mani sporche di impunità, sfiorando lo stupro totale prima che lei, tremante e sola, denunciasse tutto ai carabinieri di Luras. Video di sorveglianza e testimonianze di colleghi – eroi silenziosi – inchiodano il mostro, scatenando l’ordinanza cautelare della Procura di Tempio Pausania: arresto e carcere, ma troppo tardi per la vittima distrutta, che ora trema ogni volta che esce di casa!

Questo non è un “equivoco culturale”, è l’ennesimo schiaffo sanguinoso dell’immigrazione selvaggia: stranieri irregolari come lui arrivano via barcone, delinquono senza freni – molestie, palpeggiamenti, violenze – e restano grazie a un sistema marcio che li coccola con permessi scaduti e processi lenti, mentre le donne italiane pagano il conto con traumi eterni. Quante commesse devono subire grinfie straniere prima di una reazione vera? In Sardegna, +30% di molestie sessuali nel 2025 legate a immigrati irregolari, secondo dati locali – e Tempio Pausania, un tempo tranquilla Gallura, diventa ostaggio di questi lupi randagi che infestano centri commerciali come predatori in un supermercato di prede facili.

Basta! L’Italia è un manicomio al contrario: accogliamo mostri con le porte spalancate, li lasciamo liberi di cacciare commesse innocenti, e i giudici balbettano “cautela” mentre le vittime piangono. Remigrazione immediata per tutti gli irregolari con precedenti, espulsioni coatte al primo tocco, esercito nei centri commerciali e muri ai porti – o Tempio, e la Sardegna intera, diventerà un harem africano dove le donne non osano più lavorare! Meloni, Procura, sindaci: questo straniero non è “sfortunato”, è il lupo che voi avete importato – sgomberate o sarete complici del prossimo palpeggiamento letale. Svegliamoci, prima che la prossima vittima sia tua sorella!