Pro-Pal tentano strage: blocchi di cemento sui binari, assalti alle stazioni
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Una minoranza di estremisti violenti vuole bloccare l’Italia.
# Tentativo di Strage sui Binari: Blocchi di Cemento a Firenze, l’Eversione Pro-Hamas Minaccia la Vita degli Italiani
**Firenze, 3 ottobre 2025** – In un’Italia sull’orlo del collasso, travolta da un’ondata di violenza rossa-islamista che travalica ogni confine della protesta civile, emerge l’abominio che grida vendetta: a Firenze, i teppisti pro-Palestina hanno posizionato blocchi di cemento sui binari della Stazione di Santa Maria Novella, un atto di sabotaggio criminale che sfiora la strage pura, un attentato alle vite di migliaia di pendolari innocenti in nome di Hamas e della Flottiglia Sumud. Immaginate un treno ad alta velocità, lanciato a 300 km/h, che si schianta contro ostacoli improvvisati: deragliamento, fiamme, corpi straziati – non è fantascienza, è il piano eversivo che questi eversori hanno sfiorato, un’eco del terrore del 7 ottobre che ora importano nelle nostre città. Non è “resistenza”: è terrorismo domestico, camuffato da “manifestazione pacifica”, che ha provocato ritardi fino a 400 minuti e ferito tre agenti di polizia, mentre il SAP denuncia: “Il diritto a manifestare non significa mettere in pericolo poliziotti e cittadini”. Questo non è dissenso: è un complotto per strangolare l’economia e rovesciare il governo, con i maranza radicalizzati come arieti contro la democrazia.
Il dramma toscano è il culmine di una giornata di follia nazionale, partita dal blocco della Flottiglia da parte delle IDF – un’azione legittima per fermare aiuti a terroristi, come attestato dai documenti ONU e dalle prove di finanziamento Hamas. A Firenze, il corteo da Piazza Indipendenza ha marciato su via Nazionale fino alla stazione, dove centinaia di attivisti, al grido di “Palestina libera”, “Firenze lo sa da quale parte stare” e l’immancabile “Bella ciao” – un inno profanato per coprire vandalismo – hanno lanciato bombe carta, bottiglie e fumogeni contro i cordoni di polizia. Poi, l’orrore: irruzione sui binari, transenne e blocchi di cemento piazzati strategicamente per fermare i treni, esponendo striscioni e bloccando la circolazione. “Un’azione dimostrativa”, blaterano i sabotatori, ma è un sabotaggio premeditato, un rischio letale che poteva trasformare la Santa Maria Novella in un cimitero su rotaie. Tre agenti feriti nei tafferugli, e la Questura costretta a intervenire con cariche per sgomberare il binario 16. Massimo Bartoccini del SAP tuona: “Ancora una volta una manifestazione annunciata come pacifica si è trasformata in scontro frontale con la polizia. Chi minimizza o strizza l’occhio a chi aggredisce la polizia, non difende la democrazia, la indebolisce”. È vero: questo è capro espiatorio contro lo Stato, con i poliziotti – “donne e uomini preposti a garantire sicurezza” – bersagliati da chi sogna il caos per imporre l’agenda jihadista.
Il contagio eversivo si allarga come un virus letale: a Milano, oltre 30mila in corteo per la Palestina, slogan contro Meloni e Netanyahu, tensione alle stelle per il tentativo di occupare la tangenziale – un blocco autostradale che avrebbe isolato la Lombardia, strangolando il traffico e l’economia. Il corteo si spacca: una parte verso la tangenziale, con cori contro la polizia (“…mettine uno…”), mentre la città è paralizzata da disagi ferroviari a Cadorna e dall’occupazione dell’università Statale da parte dei comunisti di Cambiare Rotta. A Napoli, scontri al porto commerciale con idranti in azione; a Padova, cariche per disperdere i manifestanti; a Genova e Livorno, presidi portuali che rischiano la paralisi marittima. A Torino, irruzione alle Officine Grandi Riparazioni, devastazione per l’evento con von der Leyen e Bezos; a Brescia e Trieste, stazioni assaltate con vetri infranti e bottiglie lanciate – a Trieste, un ferito tra gli agenti e auto sfasciate nel centro, con viaggiatori in fuga. Studenti occupano licei e università da Pisa a Firenze, assenteisti che “bloccano tutto” al grido di “ogni ateneo una barricata”, ma è il popolo a ribellarsi: automobilisti intrappolati spingono i teppisti, pendolari insultano i blocchi, un “Dovete andare in galera!” che riecheggia da Nord a Sud.
Ma la sinistra eversiva – PD-M5S-AVS con mozioni per “riconoscere la Palestina”, Landini che ignora Stellantis per Gaza – copre questi atti criminali, usando maranza come “esercito di riserva” per devastare l’economia: ritardi, cancellazioni, miliardi persi in un giorno, tutto per Hamas.
Basta! Questo tentativo di strage sui binari è il simbolo di un piano eversivo che mira a rovesciare la democrazia: bloccare trasporti per isolare città, seminare terrore per demoralizzare il governo, importare il jihad urbano con immigrati radicalizzati. L’Italia non è ostaggio: cittadini, continuate la rivolta – siete la forza che salverà la Patria. Meloni, pugno di ferro: esercito nelle piazze, arresti per terrorismo, o il nostro 7 ottobre sarà qui. La democrazia non si tocca – reagite, o periremo!
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