Stupra donna al guinzaglio: “Sono stato io ma non so perché”

Un altro colpo al cuore dell’Italia! A San Damaso, frazione di Modena, un 19enne ha confessato di aver stuprato e massacrato una donna di 50 anni lungo la ciclabile del percorso Vivi Natura, il 19 agosto, con una freddezza che fa rabbrividire. Interrogato in carcere, il ragazzo – un residente di Castelfranco Emilia, studente con una vita apparentemente normale – ha ammesso: “Sono stato io, ma non so perché”. Parole che gelano il sangue, seguite da un piagnisteo ipocrita: “Mi sono sentito male, poteva essere mia madre o mia sorella”. E osa addirittura dire di aver trovato sollievo nell’arresto, chiedendo aiuto e promettendo di “riparare”! Basta con queste sceneggiate, questo è un mostro che dev’essere fermato per sempre!

L’aggressione è stata un atto di pura barbarie: il giovane, armato di passamontagna e corda per legare la vittima – dettagli premeditati che gridano vendetta! – l’ha violentata, rapinata e lasciata con lesioni gravissime, reati tutti pluriaggravati. La Squadra Mobile di Modena lo ha arrestato, ma ora emergono ombre ancora più nere: si indaga su un’altra aggressione, avvenuta tre mesi prima con le stesse modalità, dove un’altra donna si salvò per miracolo. Se il collegamento fosse confermato, questo delinquente sarebbe un serial offender, e il suo “pentimento” una farsa schifosa!

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La sua avvocatessa, con un’audacia sconcertante, ha osato chiedere i domiciliari con braccialetto elettronico per questo ragazzo “senza precedenti” e cresciuto in un “contesto normale”. Normale? Questo è il frutto marcio di un sistema che accoglie e protegge questi individui senza controllo! Il procuratore Luca Masini e la giudice Barbara Malvasi si sono riservati la decisione, ma ogni ora di ritardo è un insulto alla vittima. Il Viminale denuncia un aumento del 12% delle violenze sessuali in Emilia-Romagna nel 2025, e San Damaso è l’ennesima prova di un Paese sotto assedio!

Basta con questa ipocrisia! Chiediamo giustizia vera: carcere a vita per questo mostro, chiusura immediata dei ricongiungimenti familiari che importano questi criminali, e deportazioni coatte per chi delinque! La comunità di Modena è furiosa: “Non possiamo più vivere con la paura di uscire!”, tuonano i cittadini. Sindaci e governo, agite ora: smantellate questo sistema fallito, o la prossima vittima potrebbe essere una di noi! San Damaso piange, e l’Italia intera esige vendetta!

Stupra donna al guinzaglio: “Sono stato io ma non so perché” ultima modifica: 2025-10-08T22:16:33+00:00 da V