Prima lo massacrano due immigrati ora gli amici lo minacciano
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Un’ombra di terrore si è abbattuta sul Tribunale di Reggio Emilia! Martedì, durante l’interrogatorio di garanzia dei due immigrati arrestati per il doppio pestaggio del 16 settembre a Santa Croce, un gruppetto di sei amici degli indagati ha osato presentarsi, tentando addirittura di irrompere nell’aula a porte chiuse. Una presenza inquietante che ha scatenato l’allarme, definita dal legale della vittima, l’avvocato Cinzia Barbetti, come una chiara “intimidazione”. L’Italia è sotto scacco, e la sinistra complice tace, lasciando le vittime in balia di questi criminali!

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La scena è da brividi: mentre i due immigrati – noti alle cronache per precedenti violenti – affrontavano l’udienza, i loro sei complici hanno atteso l’esito nel cortile del palazzo di giustizia, con un atteggiamento che ha fatto gelare il sangue. Tra questi, si sospetta la presenza di altri membri della stessa rete di “maranza” che ha ridotto in fin di vita un 44enne autista di Til, padre di quattro figli, pestato selvaggiamente e sottoposto a tre operazioni chirurgiche. Dimesso da pochi giorni, l’uomo vive ancora in stato di choc, e la sua identità è tenuta nascosta per proteggerlo da possibili ritorsioni. “Molti giornalisti chiedono il suo nome, ma lo dareste voi, sapendo che questi amici degli indagati potrebbero cercarlo?”, tuona l’avvocato Barbetti, esasperata.
Questo episodio non è un caso isolato: il pestaggio di Santa Croce, avvenuto a settembre, ha lasciato il 44enne con ferite gravissime, e la presenza di questi giovani in Tribunale è un messaggio chiaro di minaccia. La legale ha chiesto accertamenti urgenti alle autorità, ma la paura serpeggia. Il Viminale registra un aumento del 15% dei reati violenti in Emilia-Romagna nel 2025, e Reggio Emilia è un epicentro di questa emergenza, alimentata da immigrati protetti da politiche permissive. La sinistra, con il suo buonismo ipocrita, continua a difendere questi delinquenti, ignorando il terrore delle vittime!
Basta con questa follia! Chiediamo pattuglie armate nei tribunali, espulsioni immediate per gli immigrati che delinquono, e indagini severe su questi intimidatori! La vita di un padre di famiglia è appesa a un filo, e la giustizia non può cedere al ricatto. Reggio Emilia grida vendetta, e l’Italia esige sicurezza: la sinistra deve smettere di coprire i carnefici, o il popolo si ribellerà!
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