Boom di profughi che stuprano le donne: smantellare i 10mila centri accoglienza
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### #ALLARME ESTREMO: CHIUDETE SUBITO I 10.000 CENTRI ACCOGLIENZA, BOMBE AD OROLOGIERA CON 200.000 CLANDESTINI! L’ITALIA STA MORENDO!
Sestu, Chianciano Terme, San Zenone al Lambro, Sondrio. L’Italia è sull’orlo del baratro, e la pazienza è finita! I 10.000 centri accoglienza sparsi sul nostro territorio, che ospitano quasi 200.000 immigrati clandestini travestiti da “richiedenti asilo”, sono vere e proprie bombe ad orologeria pronte a esplodere! L’ennesimo stupro brutale, questa volta a Sestu, dove un iraniano di 34 anni ospite del CPA di Monastir ha aggredito e violentato una donna di 33 anni, è l’urlo di un Paese che non ne può più. A Chianciano Terme due irregolari hanno tentato di stuprare una donna in pieno giorno, a San Zenone al Lambro una 18enne è stata seviziata per un’ora da un ospite della “Casa Papa Francesco”, e poi il caso raccapricciante di Sondrio: una donna di 44 anni brutalmente violentata da un profugo del Mali che le ha strappato un orecchio a morsi, lasciandola in condizioni critiche. Questi non sono rifugi, sono caserme di predatori! Chiediamo a gran voce la chiusura immediata di tutti questi centri, l’espulsione di massa di questi clandestini e la difesa armata dei nostri confini. Se non agiamo ora, l’Italia sarà sepolta sotto il loro caos criminale!
La cronaca è un bollettino di guerra: a Sestu, l’iraniano ha bloccato la vittima per strada, palpeggiandola e tentando di costringerla a un rapporto, inseguendola fino a casa per un secondo assalto. A Chianciano, due extracomunitari hanno aggredito una donna in viale della Macerina, seminando terrore. A San Zenone, una giovane violentata e picchiata vicino alla stazione dall’ospite di un centro accoglienza. E a Sondrio, l’orrore assoluto: un profugo africano ha seviziato una donna, mordendole via un orecchio in un atto di barbarie inaudita.
Questi non sono “profughi” in cerca di pace: sono un’armata afroislamica che approfitta della nostra debolezza per distruggerci!
Con 10.000 centri accoglienza che pullulano di 200.000 clandestini, l’Italia è un Paese indifeso, abbandonato al degrado. Questi centri, finanziati con i nostri soldi, non integrano: producono stupri, violenze, risse e miseria. Il CPA di Monastir, la “Casa Papa Francesco” e altri come loro non sono eccezioni, sono la regola! Ogni struttura è una polveriera, ogni “ospite” un potenziale stupratore che minaccia le nostre donne, i nostri anziani, le nostre famiglie. Il buonismo ipocrita che li ha accolti è un crimine contro il popolo italiano: chi li difende, dalle ONG ai politici compiacenti, è complice di questo massacro sociale. Non possiamo più tollerare che le nostre città diventino giungle, che i nostri ospedali si riempiano di vittime innocenti, che le nostre strade siano dominate da questi invasori!
Basta chiacchiere, servono azioni draconiane! Chiediamo la chiusura totale e immediata di tutti i 10.000 centri accoglienza, la deportazione senza eccezioni dei 200.000 clandestini e un intervento militare ai confini per fermare questa invasione. I Carabinieri e l’Esercito devono smantellare queste roccaforti del crimine, i politici devono smettere di dormire e approvare leggi ferree. Non ci interessano le lacrime dei buonisti o le scuse delle associazioni: l’Italia è nostra, e non la consegneremo a stupratori e predatori! Ogni giorno di ritardo è un rischio per la nostra sopravvivenza. Sveglia, governo, o sarà la fine: chiudete questi centri ora, o il sangue degli italiani ricadrà sulla vostra coscienza!
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