Cosa accadrebbe all’Italia senza immigrati: un Paese più forte e sostenibile

V
By V ottobre 13, 2025 11:22

Cosa accadrebbe all’Italia senza immigrati: un Paese più forte e sostenibile

**Cosa accadrebbe all’Italia senza immigrati: un Paese più forte e sostenibile**

VERIFICA NOTIZIA

Senza immigrati, l’Italia potrebbe diventare un Paese migliore, con più spazio, risorse sanitarie ottimizzate, case popolari, asili e scuole prioritariamente per gli italiani. Il calo del PIL, spesso citato come spauracchio, non è un problema reale: ciò che conta è l’aumento netto della ricchezza pro-capite, non un PIL gonfiato da una popolazione più numerosa ma meno produttiva. Puntando su tecnologia, intelligenza artificiale e robotica, l’Italia può aumentare la produttività, facendo con meno persone ciò che oggi richiede manodopera straniera.

**Indice**
– Il lavoro straniero: un contributo sopravvalutato
– I settori che non dipendono dagli immigrati
– Uno scenario di rinascita senza immigrazione

**Il lavoro straniero: un contributo sopravvalutato?**
Secondo il rapporto della Fondazione Leone Moressa, il lavoro straniero genera 177 miliardi di euro, il 9% del PIL, grazie a 2,51 milioni di lavoratori stranieri (10,5% della forza lavoro). E già questo vi fa capire che se il 10,5% della forza lavoro genera il 9% del PIL, significa che in realtà genera meno di quello che dovrebbe.

Tuttavia, questo dato nasconde una realtà: gli immigrati sono spesso relegati a lavori a basso valore aggiunto, come agricoltura ed edilizia, che producono meno ricchezza pro-capite rispetto a settori ad alta tecnologia. La loro presenza non è indispensabile, poiché l’automazione e l’innovazione possono sostituire queste mansioni, garantendo una produttività maggiore senza aumentare la popolazione.

**I settori che non dipendono dagli immigrati**
L’idea che l’Italia crollerebbe senza lavoratori stranieri è fuorviante. In agricoltura (18% del valore aggiunto del settore) ed edilizia (16,4%), la manodopera straniera è rilevante, ma sostituibile. Robotica e tecnologie avanzate possono rivoluzionare questi comparti, riducendo la dipendenza da lavori poco qualificati e migliorando le condizioni di lavoro per gli italiani. La concentrazione di lavoratori stranieri nel Nord, come i 19,8 miliardi di valore aggiunto in Veneto, riflette una domanda di manodopera a basso costo, ma non una necessità strutturale. Con investimenti in innovazione, l’Italia può liberarsi da questa dipendenza, puntando su settori ad alto valore aggiunto come la tecnologia e l’industria 4.0.

**Uno scenario di rinascita senza immigrazione**
Contrariamente alle proiezioni catastrofiche di Eurostat, un’Italia senza flussi migratori non è destinata al collasso, ma a una rinascita. Nel 2050, senza immigrazione, il Paese perderebbe nove milioni di residenti e 6,8 milioni di occupati, ma questo non è negativo. Una popolazione più contenuta ridurrebbe la pressione su risorse, sanità e servizi, migliorando la qualità della vita. Il calo del PIL vaticinato del 25,6% (a 1.463 miliardi di euro) non è reale: con l’automazione e l’AI, la produttività pro-capite aumenterebbe, garantendo una ricchezza reale per ogni cittadino superiore a quella attuale. L’Italia può trasformare l’inverno demografico in un’opportunità, investendo in tecnologie che rendano il Paese più efficiente e meno dipendente da manodopera straniera a basso costo, costruendo un futuro più equo e prospero per gli italiani. Gli immigrati stuprano, i robot no.

Tutto questo solo a livello puramente produttivo, senza contare i costi economici e sociali: sussidi, pensioni sociali quando invecchieranno avendo pagato meno contributi di quelli che riceveranno, sanità e scuole per i figli, crimine dilagante, degrado, prigioni piene di stranieri.

In sostanza: meno siamo e meglio stiamo.

Cosa accadrebbe all’Italia senza immigrati: un Paese più forte e sostenibile ultima modifica: 2025-10-13T11:22:34+00:00 da V
V
By V ottobre 13, 2025 11:22
Write a comment

5 Comments

  1. Ul Gigi da Viganell ottobre 13, 13:32

    C’è un errore di fondo: un lavoratore “bianco” lo devi pagare adeguatamente e con tutti i contributi concordati, un baluba semideficiente schiaccerà gli stessi pulsanti del “bianco” e non capirà che deve essere pagato, vedi i baluba che lavorano gratis da Eataly perchè farinetti li ha convinti che devono lavorare da lui perchè prendono già la paghetta.. il porco e come lui tanti imprenditori che “imprendono” gli utili ma piangono miseria quando devono pagare i dipendenti… 👿

    Reply to this comment
  2. xx ottobre 13, 16:07

    Sono d’accordo, ma ci dicono il contrario. La stessa Meloni firma il decreto flussi e fa portare tanti clandestini, perchè è una bugiarda…

    Reply to this comment
    • Ul Gigi da Viganell ottobre 13, 18:29

      La domanda sarebbe “Che interesse può avere Gioggia a insistere in questa direzione?”
      Non è scema e sa benissimo che si attira solo le nostre maledizioni perchè dobbiamo subire l’invasione: cosa c’è sotto, allora?
      Ricordiamoci chi detiene il Debito pubblico e chi elargisce prestiti in Europa e tiriamo le somme… 🧐

      Reply to this comment
  3. Kurly ottobre 13, 19:23

    C’è purtroppo una cabina di regia dall’alto che tiene e manovra i fili della burattina Meloni e se non riga dritta sottostando in tutto e per tutto ai loro diktat, rischia di saltare dalla poltroncina. In poche parole l’ UE avendo mal digerito la sua elezione non fa’ altro che tenerla sotto perenne ricatto; il guaio x noi che abbiamo creduto alle sue promesse sarà che di questo passo non ne manterrà nemmeno una. Questo ci fa comprendere quanto sia sporco e corrotto questo carrozzone di Bruxelles 😮‍💨

    Reply to this comment
  4. paolo sacchi ottobre 14, 12:00

    pretendere di essere senza immigrati è irrealistico; quello che si può pretendere sono immigrati di una certa qualità e nella giusta quantità

    Reply to this comment
View comments

Write a comment

Your e-mail address will not be published.
Required fields are marked*

Immagini a presentazione articoli sono illustrative a meno di specifico termine 'FOTO'