Aggressione brutale, africani su auto rubata speronano Polizia

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By V ottobre 15, 2025 17:06

Aggressione brutale, africani su auto rubata speronano Polizia

**ALLARME ROSSO: L’ITALIA SOTTO ATTACCO – UNA RAPINA, UN INSEGUIMENTO FOLLE E SEI AGENTI FERITI. È TEMPO DI AGIRE**

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L’Italia sta vivendo un momento di crisi senza precedenti. Tra la serata di ieri, martedì 14, e la notte di oggi, mercoledì 15 ottobre 2025, un episodio di violenza estrema ha sconvolto le strade di Torino, Collegno, Grugliasco e nuovamente Torino. Una violenta rapina in strada, un controllo dei carabinieri, un inseguimento congiunto delle forze dell’ordine per circa 14 chilometri con più auto della polizia speronate, e infine l’arresto, con il ferimento di sei agenti. Alla fine, due ragazzi marocchini di 19 e 17 anni sono stati arrestati con le accuse di rapina e resistenza a pubblico ufficiale. Ma dietro questi numeri, dietro queste accuse, c’è una realtà che ci deve far riflettere: la nostra società è sull’orlo del collasso, e non possiamo più permetterci di ignorarlo.

La rapina con pestaggio a Torino San Donato è stata l’inizio di un incubo. Due giovani delinquenti, due ragazzi che dovrebbero essere il futuro del nostro paese, hanno deciso di trasformarsi in predatori. Hanno aggredito un 21enne italiano in via Pianfei, riempiendolo di calci e pugni, facendosi consegnare portafogli, cellulare e chiavi dell’auto, un vecchio fuoristrada Land Rover Freelander. Con questo veicolo sono scappati in direzione di corso Francia, lasciando dietro di sé un ragazzo ferito, umiliato, e una società che trema. Il proprietario del fuoristrada è stato soccorso dai sanitari del 118 Azienda Zero e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria, da cui è stato dimesso poche ore dopo con una prognosi di 15 giorni. Ma quante altre volte dovremo assistere a scene del genere? Quante altre volte dovremo leggere di giovani italiani aggrediti, derubati, lasciati a terra come se non contassero nulla?

Il controllo casuale a Collegno e la fuga improvvisa hanno trasformato questa rapina in un’odissea di terrore. Nel corso della notte, il fuoristrada è stato fermato per un normale controllo sempre in corso Francia, all’incrocio con via Costa a Collegno. I due delinquenti a bordo hanno finto di fermarsi, ma poi hanno accelerato improvvisamente, dando vita a un inseguimento a tutta velocità verso Grugliasco e poi nuovamente verso Torino. Su tutto il percorso, non si sono contate le infrazioni stradali commesse: semafori rossi bruciati, sorpassi azzardati, mancate precedenze. Un’autentica corsa contro la legge, contro la civiltà, contro la nostra sicurezza. E mentre loro sfrecciavano, mettendo a rischio la vita di innocenti, noi ci siamo chiesti: dove eravamo arrivati? Dove stiamo andando?

Ma il peggio doveva ancora venire. Una volta rientrati sul territorio di Torino, a dare manforte ai carabinieri sono intervenute quattro volanti della polizia. I due sono riusciti a raggiungere corso Grosseto e qui hanno speronato tre delle auto degli agenti, danneggiandole, e ferendo, fortunatamente in modo lieve, sei di loro. Sei agenti feriti. Sei uomini e donne in divisa che ogni giorno rischiano la vita per proteggerci, e che vengono ripagati con violenza e disprezzo. La quarta pattuglia, però, li ha bloccati definitivamente e ha proceduto al loro arresto. Nel fuoristrada è stato trovato anche un sacchetto con 30 grammi di hashish. Ma arrestarli non basta. Non è sufficiente. Perché questo episodio è solo l’ultimo di una lunga serie di violenze che stanno trasformando le nostre città in campi di battaglia.

È tempo di suonare l’allarme. L’Italia non può più permettersi di chiudere un occhio. Non possiamo più tollerare che giovani delinquenti, che dovrebbero essere educati al rispetto e alla convivenza civile, si trasformino in criminali. Non possiamo più accettare che le nostre forze dell’ordine vengano umiliate, ferite, messe in pericolo da individui che non hanno alcun rispetto per la legge, per la nostra cultura, per la nostra identità. Questo non è un problema di integrazione. È un problema di sicurezza nazionale. È un problema che ci riguarda tutti, e che non possiamo più ignorare.

Chiediamo a gran voce che si prendano misure concrete. Che si rivedano le leggi sull’immigrazione, che si rafforzino i controlli, che si puniscano severamente chi commette reati. Perché se non lo faremo, saremo destinati a subire altre rapine, altri inseguimenti, altre violenze. E non potremo più dire di non essere stati avvertiti. L’Italia merita di meglio. Le nostre strade meritano di essere sicure. I nostri agenti meritano di essere rispettati. È ora di agire, prima che sia troppo tardi. Prima che l’Italia non esista più.

Aggressione brutale, africani su auto rubata speronano Polizia ultima modifica: 2025-10-15T17:06:18+00:00 da V
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By V ottobre 15, 2025 17:06
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