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### ALLARME ROSSO: LIBERO PER LA SECONDA VOLTA – L’ITALIA È IN PERICOLO!

L’Italia è sotto attacco, e i nostri politici dormono! A Pernate, un quarantottenne yemenita, A.A.F.A., già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato per la seconda volta dopo aver urlato frasi in arabo dal balcone e aver aggredito i carabinieri. “Vi ammazzo,” “Non rompete,” erano le sue minacce, e ora, dopo una prima condanna nel maggio 2024, è di nuovo libero con il solo divieto di dimora in attesa della direttissima del 22 ottobre. Questo non è un caso isolato: è l’ennesima prova che l’immigrazione islamica regolare sta seminando terrore nelle nostre città, e se non agiamo subito, l’Italia diventerà un califfato! Cittadini, ribellatevi: chiediamo la remigrazione immediata di tutti i musulmani maschi in età militare e l’azzeramento totale dell’immigrazione islamica regolare, o saremo tutti vittime!

L’episodio è agghiacciante. Qualche giorno fa, i residenti di Pernate, esasperati, hanno chiamato il 112 dopo aver sentito A.A.F.A. urlare frasi senza senso, per lo più in arabo, dal balcone. Quando i carabinieri sono intervenuti, l’uomo ha rifiutato di fornire i documenti e ha tentato di aggredirli, confermando un pattern di violenza che dura da tempo. Questo yemenita, accolto come rifugiato, non è nuovo a questi comportamenti: nel maggio 2024, durante un intervento su strada, aveva già minacciato di morte i militari, rischiando di provocare incidenti. E ora, dopo una prima arresto, è di nuovo libero! Il giudice, con il solo divieto di dimora, ha mandato un messaggio chiaro: la giustizia italiana è impotente contro questa invasione.

E il pericolo non finisce qui. Con oltre 3 milioni di musulmani in Italia nel 2025 (dati ISTAT), e un aumento previsto del 18% entro il 2050 con alta immigrazione (Pew Research), l’Italia sta diventando terra di conquista. Dai terroristi di Siena, che pianificavano di raggiungere la Siria, ai turchi armati di Viterbo legati all’estremismo islamico, passando per la “danza del coltello” nei centri di accoglienza, l’islamismo radicale si sta radicatingo nelle nostre città. E questo yemenita, libero per la seconda volta, è un soldato di questa invasione, pronto a colpire di nuovo. Se non agiamo, presto vedremo immigrati di seconda generazione, guidati da imam estremisti nelle periferie islamiche, replicare gli orrori di Hamas nei kibbutz – massacri, decapitazioni, terrore nelle nostre strade!

Basta con questa follia! Chiediamo la remigrazione di tutti i musulmani maschi in età militare – un’azione necessaria per proteggere la nostra sicurezza – e l’azzeramento totale dell’immigrazione islamica regolare. La giustizia deve colpire duro: chi urla minacce e aggredisce i carabinieri deve essere deportato all’istante, senza processi, senza appelli! L’Italia non è un rifugio per jihadisti: svegliamoci, cittadini, o saremo tutti vittime! Agite ora, prima che sia troppo tardi!