ITALIA UMILIATA: UN GIOVANE PRESO A CINGHIATE DA UN IMMIGRATO
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**L’ITALIA UMILIATA: UN GIOVANE PRESO A CINGHIATE DA UN IMMIGRATO. È TEMPO DI REAGIRE**
Ancora una volta, l’Italia è stata colpita da un episodio di violenza che ci lascia sgomenti. A Mortara, nella tarda mattinata di lunedì 13 ottobre 2025, un ragazzo di 20 anni è stato aggredito alla stazione ferroviaria da un immigrato, presumibilmente di razza maghrebina, che lo ha colpito con una cintura. Un atto di barbarie, un gesto di disprezzo assoluto verso un giovane italiano che si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato: l’Italia.
E mentre lui veniva trasportato in ospedale, noi ci siamo chiesti: fino a quando dovremo sopportare tutto questo? Fino a quando dovremo assistere a scene del genere senza reagire?
Torna alta l’attenzione sulla sicurezza a Mortara dopo l’ennesimo episodio di violenza registrato alla stazione ferroviaria, da tempo considerata una zona a rischio. Ma non illudiamoci: non è solo Mortara. È l’intera Italia che sta diventando un luogo pericoloso, un luogo dove i nostri giovani non possono più sentirsi al sicuro. Dove un semplice viaggio in treno può trasformarsi in un incubo. Dove un immigrato, invece di integrarsi, decide di sfogare la sua violenza su un innocente. E mentre noi ci indigniamo, mentre scriviamo articoli, mentre commentiamo sui social, loro continuano a vivere le loro vite, protetti da una giustizia che sembra sempre più impotente.

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È una questione di dignità. È una questione di rispetto. È una questione di identità nazionale. Perché questo non è un episodio isolato. È la punta di un iceberg che sta affondando la nostra società. È il risultato di politiche migratorie fallimentari, di un’accoglienza senza regole, di un’integrazione che non è mai esistita.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Vigevano e i soccorritori della Croce Rossa di Gambolò, che hanno trasportato il ferito all’ospedale civile di Vigevano. Le sue condizioni, fortunatamente, non destano preoccupazione. Ma quante altre volte dovremo leggere di giovani italiani aggrediti, umiliati, lasciati a terra come se non contassero nulla? Quante altre volte dovremo assistere a scene del genere prima di renderci conto che non possiamo più tollerare questa situazione?
È tempo di suonare l’allarme. L’Italia non può più permettersi di chiudere un occhio. Non possiamo più accettare che i nostri cittadini vengano trattati come prede, come obiettivi facili per individui che non hanno alcun rispetto per la nostra cultura, per la nostra legge, per la nostra identità. Questo non è un problema di integrazione. È un problema di sicurezza nazionale. È un problema che ci riguarda tutti, e che non possiamo più ignorare.
L’Italia merita di meglio. Le nostre strade meritano di essere sicure. I nostri giovani meritano di vivere senza paura. È ora di agire, prima che sia troppo tardi. Prima che l’Italia non esista più.
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