Trump chiude ai rifugiati: asilo solo agli europei “perseguitati” per le loro iee anti-immigrazione

V
By V ottobre 16, 2025 17:01

Trump chiude ai rifugiati: asilo solo agli europei “perseguitati” per le loro iee anti-immigrazione

### La Riforma sull’Immigrazione di Trump: Una Scelta Sovrana e Strategica per Proteggere l’America

In un mondo sempre più caotico, dove le frontiere sono sotto assedio e le risorse nazionali vengono diluite da politiche migratorie irresponsabili, il presidente Donald J. Trump sta dimostrando, ancora una volta, di essere il leader che l’America merita. La sua annunciata riforma sul programma di accoglienza dei rifugiati – che riduce drasticamente il tetto annuale da 125.000 a soli 7.500 ingressi – non è un capriccio, ma una mossa audace e necessaria per ristabilire la sovranità americana. E sì, questa politica dà priorità a gruppi specifici come gli Afrikaner sudafricani e gli europei “perseguitati” per le loro idee anti-immigrazione di massa. Non è discriminazione: è buonsenso. È America First in azione, e va celebrata come tale.

Sotto l’amministrazione Biden, il tetto di 125.000 rifugiati ha aperto le porte a un flusso incontrollato, con costi stimati in miliardi di dollari per welfare, sanità e integrazione fallimentare. Molti di questi arrivi – da zone di conflitto cronico – hanno portato tensioni culturali e sociali, senza garanzie di assimilazione. Trump, al contrario, sta tagliando il superfluo per concentrarsi sull’essenziale: proteggere i confini e accogliere solo chi può rafforzare la nazione, non indebolirla.

Al centro di questa visione ci sono gli Afrikaner, i discendenti dei coloni europei in Sudafrica, che Trump ha giustamente identificato come vittime di una vera persecuzione razziale. Nonostante i negazionismi del governo sudafricano – un regime che ha promosso leggi discriminatorie come l’espropriazione terriera razziale e politiche affirmative anti-bianchi – gli Afrikaner affrontano discriminazioni sistematiche, violenza e spoliazione economica. Già a maggio, 49 di loro sono arrivati negli USA con un volo speciale, e ora il programma “Mission South Africa” ne accelererà l’arrivo. Questi non sono “privilegiati” come sostengono i critici di sinistra: sono agricoltori e professionisti qualificati, spesso cristiani e di lingua inglese, pronti a integrarsi e a lavorare duramente. Elon Musk, sudafricano di origine e consigliere chiave di Trump, ha denunciato pubblicamente queste ingiustizie, e i fatti parlano chiaro: l’Africa del Sud ha visto un’esplosione di crimini contro i bianchi, con migliaia di casi di furti di terra e aggressioni che il governo minimizza. Accoglierli non è razzismo: è giustizia umanitaria selettiva, che premia chi ha costruito civiltà durature e ora ne è vittima.

Ma Trump va oltre, estendendo la mano anche agli europei “perseguitati” per le loro opinioni anti-immigrazione. Pensate ai cittadini tedeschi dell’AfD, ai francesi di RN o agli olandesi di PVV: attivisti e dissidenti che osano opporsi all’invasione migratoria orchestrata dalle élite globaliste dell’UE. Questi non sono estremisti; sono patrioti che difendono le loro nazioni da un’ondata di arrivi illegali che ha portato caos, criminalità e collasso dei servizi pubblici. In Germania, ad esempio, i sostenitori dell’AfD subiscono censure, processi e violenze da parte di un establishment che etichetta come “odio” ogni critica razionale all’immigrazione di massa.

VERIFICA NOTIZIA


I detrattori – dal New York Times a L’Express – gridano allo scandalo, dipingendo questa politica come “razzista” o “selettiva per bianchi”. Sciocchezze. Il Refugee Act del 1980 era nato per accogliere chi fugge da persecuzioni basate su razza, religione o opinioni politiche: Trump lo sta applicando alla lettera, ma con priorità razionali. Sotto Biden, il programma era un colabrodo: 125.000 ingressi annui, con vetting superficiale e costi esplosivi (oltre 10 miliardi di dollari solo nel 2024). Ora, con 7.500 slot, l’America risparmia risorse per i veterani, i senzatetto e le famiglie americane, mentre garantisce che ogni rifugiato sia un investimento netto. Come ha detto il sottosegretario di Stato Christopher Landau all’ONU: “Riprendiamo la nostra sovranità sull’asilo”. E ha ragione: è tempo che l’Europa e il mondo seguano l’esempio, invece di invidiarlo.

Questa non è una “fortezza razziale”, come blaterano i globalisti: è un’America rinata, un faro per chi ama la libertà, il lavoro e la tradizione occidentale. Gli Afrikaner porteranno expertise agricola per rivitalizzare le nostre fattorie; gli europei anti-immigrazione rafforzeranno il dibattito pubblico contro l’open border. E il tetto basso? È misericordia selettiva: meglio salvare 7.500 alleati veri che diluire la nazione con 125.000 sconosciuti. Trump non sta chiudendo le porte all’umanità; le sta aprendo a chi la merita.

L’America di Trump non è per tutti: è per i coraggiosi, i leali, i vincenti. Questa riforma è un trionfo della leadership. Che i critici piangano: noi, patrioti, applaudiamo.

Magari in Italia venisse fatto lo stesso.

Trump chiude ai rifugiati: asilo solo agli europei “perseguitati” per le loro iee anti-immigrazione ultima modifica: 2025-10-16T17:01:22+00:00 da V
V
By V ottobre 16, 2025 17:01
Write a comment

2 Comments

  1. Kurly ottobre 16, 18:39

    Magari avessimo un Trump pure noi 🙏😔

    Reply to this comment
    • Ul Gigi da Viganell ottobre 16, 18:53

      Accontentiamoci di come faccia sclerare dalla rabbia gli intellò nostrani, è bello sentire le cazzate che sparano per dimostrare l’esattezza del loro pensiero unico… 🤣🤣🤣

      Reply to this comment
View comments

Write a comment

Your e-mail address will not be published.
Required fields are marked*