SOLO OBBLIGO DI FIRMA PER UN VIOLENTATORE AFRICANO

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By V ottobre 17, 2025 22:49

SOLO OBBLIGO DI FIRMA PER UN VIOLENTATORE AFRICANO

**FROSINONE: SOLO OBBLIGO DI FIRMA PER UN VIOLENTATORE AFRICANO – UN’UMILIAZIONE INTOLLERABILE**

L’Italia è stata nuovamente insultata, e questa volta a Frosinone, dove la giustizia ha dimostrato tutta la sua impotenza. Un immigrato marocchino di 39 anni, arrestato con l’accusa di violenza sessuale, violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, è stato scarcerato con la ridicola misura dell’obbligo di firma tre volte a settimana. Un provvedimento che grida vendetta, un affronto a ogni senso di giustizia, un segnale che i cittadini italiani non possono più accettare. Arrestato martedì sera in via Bellini dalle volanti della questura di Frosinone, difeso dall’avvocato Tony Ceccarelli, quest’uomo – operaio in un’azienda di Alatri – ha avuto l’ardire di negare tutto, spacciandosi per innocente davanti al giudice. E il giudice, con una decisione che lascia sgomenti, lo ha rimesso in libertà, lasciandolo libero di vagare per le nostre strade.

L’episodio risale alla serata di martedì, in piazza Pertini, un luogo che avrebbe dovuto essere sicuro per una famiglia in rientro da un viaggio in treno. La donna, accompagnata dal marito e dal figlio, stava dirigendosi verso la sua auto quando questo immigrato, in evidente stato di alterazione da sostanze stupefacenti – come confermato dagli esami ospedalieri – si è avvicinato. I genitori, preoccupati solo di proteggere il bambino, lo hanno messo in sicurezza in macchina, ignari di ciò che stava per accadere. E lì, secondo l’accusa, l’uomo si è avventato sulla donna, palpeggiandola senza alcun ritegno. Poi, come un codardo, è scappato, inseguito da alcuni presenti, prima di essere intercettato dalla polizia in via Bellini.

Ma l’arresto è stato tutt’altro che pacifico. Questo individuo ha opposto resistenza, colpendo due agenti e causandogli lesioni guaribili in otto giorni. Un’aggressione che ha aggiunto alle accuse di violenza sessuale anche quelle di violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Eppure, nonostante la gravità dei fatti, il giudice ha ritenuto sufficiente un obbligo di firma. Un obbligo di firma! Come se tre firme a settimana potessero cancellare il trauma della vittima, la paura del figlio, il sangue versato dagli agenti. È una beffa, un insulto a chi ogni giorno lotta per mantenere l’ordine in questo paese.

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E mentre la donna e la sua famiglia cercano di riprendersi da questo incubo, ci chiediamo: come può un immigrato in queste condizioni essere lasciato libero? Come può un uomo che ha aggredito una madre sotto gli occhi del figlio, che ha ferito i nostri poliziotti, tornare a passeggiare per le strade di Frosinone? La risposta è semplice e dolorosa: un sistema giudiziario che ha perso ogni credibilità, una politica che ha fallito, un’accoglienza senza regole che mette a rischio la nostra sicurezza.

È tempo di urlare la nostra indignazione. L’Italia non può più tollerare che i suoi cittadini vivano nel terrore per colpa di immigrati che portano violenza invece di integrazione. Non possiamo accettare che un violentatore sia punito con una misura così leggera, che i nostri agenti siano umiliati, che le nostre famiglie siano lasciate indifese. Chiediamo a gran voce una revisione drastica delle leggi sull’immigrazione, controlli ferrei, pene severe per chi commette crimini. Questo episodio a Frosinone non è un’eccezione: è la prova di un’emergenza che sta distruggendo la nostra società. Svegliamoci, prima che sia troppo tardi. L’Italia merita di meglio. Le nostre donne meritano di meglio. È ora di agire, o non ci sarà più nulla da salvare.

SOLO OBBLIGO DI FIRMA PER UN VIOLENTATORE AFRICANO ultima modifica: 2025-10-17T22:49:34+00:00 da V
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