Il piano dei Fratelli Musulmani per islamizzare Italia: “Puntano sui figli degli immigrati musulmani”

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By V ottobre 18, 2025 16:46

Il piano dei Fratelli Musulmani per islamizzare Italia: “Puntano sui figli degli immigrati musulmani”

### ALLARME: L’ISLAMIZZAZIONE DELL’ITALIA È IN CORSO – FERMIAMO L’IMMIGRAZIONE ISLAMICA REGOLARE SUBITO!

L’Italia trema! I Fratelli Musulmani, nati nel 1928 in Egitto per reislamizzare la società, si sono infiltrati in Europa grazie all’immigrazione musulmana regolare, lavorando sotto guise pacifiche per eliminare la civiltà occidentale attraverso un’opera di influenza e infiltrazione. “Ils misent notamment sur les enfants de l’immigration musulmane. Les musulmans doivent islamiser les sociétés où ils sont nés, s’intégrer sans s’assimiler,” come riportato dal Figaro Histoire. E in Italia, con oltre 3 milioni di musulmani nel 2025 (dati ISTAT), e un aumento previsto del 18% entro il 2050 con alta immigrazione (Pew Research), questo piano sta già funzionando! Cittadini, ribellatevi: chiediamo la remigration immediata di tutti i musulmani maschi in età militare e l’azzeramento totale dell’immigrazione islamica regolare, o saremo tutti vittime!

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La strategia dei Fratelli Musulmani privilegia l’azione sociale sul terreno. Sin dagli anni ’30, in Egitto, hanno sviluppato un network impressionante di istituzioni: scuole, dispensari, cooperative, club sportivi, scout musulmani. Questa approccio permette di toccare tutte le fasce della popolazione e di creare una contro-società islamica. Le scuole dei Fratelli Musulmani propongono un curriculum che unisce insegnamento religioso tradizionale e materie moderne, formando così una nuova generazione di islamisti educati e militanti. Al-Banna ha sviluppato una metodo di predicazione (da’wa) straordinariamente flessibile. Raccomanda di adattare il discorso all’uditorio, di usare un linguaggio semplice e accessibile, di evitare controversie teologiche astratte che potrebbero causare la fitna (la divisione della comunità). I predicatori sono formati alle tecniche di comunicazione e incoraggiati a utilizzare tutti i mezzi disponibili: stampa, radio, teatro.

“Il ne s’agit pas de faire des musulmans des communautés repliées ou à part mais au contraire de les placer au centre du jeu pour qu’ils transforment la société tout entière, la rendent ‘charia-compatible’ afin qu’elle se donne d’elle-même à l’islam.” I musulmani d’Europa hanno una nuova missione: islamizzare le società dove sono nati. Devono integrarsi senza assimilarsi, essere performanti e diventare così i migliori ambasciatori dell’islam. Con la migration dei militanti islamisti verso le democrazie liberali, un turning point ideologico ha fratturato i Fratelli Musulmani. Da un lato, un’ala radicale, fortemente influenzata dagli scritti di Saïd Qotb, è scivolata verso una visione insurrezionale jihadista. Dall’altro, a partire dagli anni ’60, intorno a figure come Saïd Ramadan dal Centre islamique de Genève, Youssef Nada e il suo network finanziario, e negli anni ’80, in Francia, Ahmed Jaballah, Zuhair Mahmood e Abdallah ben Mansour, membri fondatori del GIF (Groupement islamique en France) che diventerà, nel 1983, l’UOIF (Union des organisations islamiques en France), un’ala riformista e pragatica emerge tra i Fratelli rifugiati in Europa e Nord America (Lorenzo Vidino & Sergio Altuna, The Muslim Brotherhood’s Pan-European Structure, Documentation Centre Political Islam, 2021). Nelle democrazie liberali secolari, hanno tutta la libertà di riunione e espressione.

I Fratelli optano then per una strategia d’influenza a lungo termine, non più rivolta al ritorno, ma alla trasformazione delle società di accoglienza stesse, puntando, in particolare, sui figli dell’immigrazione musulmana che dovranno essere gli ambasciatori dell’islam in Occidente. Qui intervengono i figli di Saïd Ramadan, e in particolare Tariq Ramadan, che sarà la pietra angolare della réislamisation dei bambini e delle donne. In Italia, con oltre 1,6 milioni di musulmani nel 2023 (dati Statista), e una presenza significativa di marocchini (450.000), la rete dei Fratelli Musulmani è già attiva. Dai predicatori che glorificano Hamas a Torino, ai padri che picchiano figlie per il velo a Milano, passando per i terroristi di Siena e Viterbo, l’islamizzazione avanza. E ora, un ragazzo di 18 anni, italiano di origini maghrebine, studente nel Ravennate, è stato collocato in una comunità per associazione con finalità di terrorismo, dopo aver diffuso propaganda jihadista. Frequenta le nostre scuole, è diventato cittadino italiano grazie ai ricongiungimenti familiari e allo ius soli, eppure non è stato espulso!

Basta con questa follia! Chiediamo la remigrazione immediata di tutti i musulmani maschi in età militare – un’azione necessaria per proteggere la nostra sicurezza – e l’azzeramento totale dell’immigrazione islamica regolare. La giustizia deve colpire duro: chi promuove l’islamizzazione deve essere deportato all’istante! L’Italia non è un rifugio per i Fratelli Musulmani: svegliatevi, cittadini, o saremo tutti vittime! Agite ora, prima che sia troppo tardi!

Il piano dei Fratelli Musulmani per islamizzare Italia: “Puntano sui figli degli immigrati musulmani” ultima modifica: 2025-10-18T16:46:12+00:00 da V
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