Scuole invase da immigrati: ragazzini italiani bullizzati perché cristiani
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# Allarme Rosso nelle Scuole Italiane: l’Islamizzazione Avanza e i Nostri Figli Sono in Pericolo!

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**L’Italia sta perdendo il controllo sulle proprie scuole. Un’ondata di immigrati di seconda generazione, prevalentemente di origine islamica, sta trasformando gli istituti scolastici in zone di guerra urbana, dove la violenza, l’intolleranza religiosa e il bullismo etnico sono la norma. Con quasi un milione di alunni stranieri – il 11,5% del totale, secondo il Rapporto Caritas-Migrantes 2024 – i bambini italiani sono perseguitati, umiliati e terrorizzati. È ora di dire basta: azzeriamo i ricongiungimenti familiari, che alimentano questa invasione incontrollata, prima che sia troppo tardi!**
Immaginate di mandare vostro figlio a scuola e vederlo tornare con il naso rotto, minacciato di coltellate o bullizzato per la sua fede cristiana. Non è un incubo distopico: è la realtà quotidiana in decine di istituti italiani, dal Nord al Centro. L’esplosione della “maranza” – bande di giovani nordafricani di seconda generazione, armati di coltelli e pronti alla rissa – sta devastando il sistema educativo. E dietro a questo caos, c’è un nemico subdolo: l’islamizzazione progressiva, che impone usi e costumi estranei alla nostra tradizione cristiana, rendendo invivibili gli ambienti scolastici.
### Piacenza: “Non Stringo la Mano a un Cristiano, Ti Accoltello!”
A Piacenza, un ragazzino di 14 anni è stato bullizzato e minacciato da un compagno marocchino più grande. “Devi portare i compiti fatti o ti accoltello!”, gli ha urlato, rifiutando persino di stringergli la mano: “Io sono musulmano, non stringo la mano a un cristiano!”. Un rifiuto aperto alla nostra cultura, un’intolleranza religiosa che si insegna in casa e si riversa sui banchi. E mentre il governo discute di “Ius Scholae” per regalare la cittadinanza a questi elementi, i nostri figli pagano il prezzo con la paura. Basta con queste politiche suicide: i ricongiungimenti familiari hanno portato qui famiglie intere, senza controllo, alimentando un ciclo di violenza che ci sta trasformando in una nuova Francia, con banlieue in fiamme e scuole come campi di battaglia.
### Modena: Assalti e Risse, le Scuole sotto Assedio
A Modena, la vergogna è palpabile. Immigrati di seconda generazione assaltano le scuole, armati e furiosi, in video che circolano come trofei su TikTok. Pestaggi e risse continue all’uscita, all’autostazione, ovunque. Una scuola invasa da “maranza” che diffondono musiche arabe a tutto volume, trasformando i corridoi in suk orientali. “Questa è figlia delle folli politiche di ricongiungimenti familiari”, tuona la cronaca locale, e ha ragione: in tre anni, il governo Meloni non ha mosso un dito per abrogare questi decreti che aprono le porte a un’immigrazione regolare di massa, prevalentemente islamica. Risultato? Le scuole modenesi sono zone rosse, con risse che coinvolgono decine di studenti e feriti gravi. Se non fermiamo i flussi, l’Italia diventerà un Paese fallito, con ospedali e scuole invivibili, spingendo tutti verso il privato – un obiettivo che puzza di complotto per distruggere il tessuto sociale italiano.
### Vicenza e Forlì: Terrore Armato, Coltellate e Nasi Rotti
Il terrore si abbatte su Vicenza: un ragazzo di 14 anni massacrato da un branco di “maranza” davanti al Boscardin, finisce in ospedale con ferite gravi. A Forlì, è peggio: coltellate nella scuola dei maranza, un ragazzino grave con ferite da arma da taglio. Tre feriti in una rissa sanguinosa davanti all’Istituto Ruffilli, con coltelli recuperati nei tombini. “Stanno trasformando l’Italia in una Francia multirazziale”, gridano i genitori, e i fatti lo confermano. Bambini italiani picchiati per un nonnulla, mentre le autorità tacciono. E a Trento? Un 12enne disabile massacrato da un bullo di 13 anni di seconda generazione: naso rotto dopo anni di calci e insulti. “Seconda generazione immigrata genera mostri”, è il grido d’allarme: remigrazione o i nostri figli finiscono in bare!
### Intolleranza Religiosa: Orecchie Tappate alla Benedizione Cristiana
L’islamizzazione non è solo violenza fisica: è un attacco culturale. A Cerea, in provincia di Verona, durante la benedizione della scuola da parte di un prete, alunni islamici si tappano le orecchie. “Non è consentito ascoltare preghiere di altri credo!”, spiegano i 13enni stranieri. Un affronto intollerabile alla nostra identità cristiana, in un Paese che ha costruito la sua civiltà sulla fede cattolica. La preside annuncia sanzioni, ma è troppo poco: questi gesti, ripetuti in decine di scuole, seminano odio e divisioni. A Mestre, l’assurdo tocca l’apice: una scuola con un solo italiano su decine di alunni stranieri. “Mestre sotto assedio!”, urlano i genitori, mentre la città diventa “territorio straniero”. Bambini italiani emarginati, costretti a fuggire in altre scuole per non subire l’invasione.
### Celano e Bologna: Pestaggi e Terroristi tra i Banchi
A Celano, un bimbo di 12 anni massacrato a calci da tre marocchini di seconda generazione davanti alla scuola. “Basta con questa feccia importata!”, implorano i familiari. E a Bologna? Un immigrato di seconda generazione, appena naturalizzato italiano, pronto a farsi esplodere per Allah. Frequenta le nostre scuole, impara la nostra lingua, e poi pianifica stragi. “Fermiamolo subito!”, è l’urlo che riecheggia, ma chi lo ascolta? Questi sono i frutti dei ricongiungimenti: famiglie islamiche che arrivano in massa, portando con sé un’ideologia incompatibile con i valori occidentali.
### Un Milione di Stranieri: la Sostituzione Etnica e la Violenza Quotidiana
I numeri parlano chiaro: un milione di stranieri nelle scuole italiane, con picchi del 17% in Emilia-Romagna. Ma non è integrazione: è sostituzione etnica. Bambini italiani perseguitati, classi trasformate in ghetti dove la violenza dilaga. Rapporto dopo rapporto – da Unicef a MIM – denuncia 150 milioni di studenti globali vittime di bullismo, ma in Italia è peggio: il 37% degli adolescenti subisce violenza, con un picco tra i “maranza”. Costi sociali ed economici? Enormi: miliardi spesi per gestire un’emergenza che potevamo evitare.
È un’invasione silenziosa che devasta le scuole, rendendole campi di battaglia e cimiteri della nostra identità. I ricongiungimenti familiari, insieme ai decreti flussi che non escludono i paesi islamici, sono il carburante di questo disastro. In tre anni, Giorgia Meloni non ha abrogato nulla: ha avuto tempo per tutto, tranne per salvare i nostri figli.
**Basta! Azzeriamo i ricongiungimenti familiari! Espelliamo chi non si integra, remigriamo chi minaccia la nostra sicurezza! Il governo agisca ora, o l’Italia che conosciamo sparirà per sempre. I nostri bambini non possono più aspettare: le scuole devono tornare italiane!**
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