Sindaco PD toglie le panchine: «Troppi maranza, situazione ingestibile»
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### Bergamo, l’Ipocrisia del Sindaco Pd: Da Integrazione a Panchine Smontate per Fermare i “Maranza”. La Lega Aveva Ragione, Ma Ora È Troppo Tardi!
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**Bergamo, 18 ottobre 2025** – È un’ammissione di fallimento, un capitombolo morale che grida vendetta. Il sindaco Pd di Bergamo, che per anni ha predicato l’integrazione come panacea per tutti i mali, ora ordina di smontare le panchine dal viale Papa Giovanni XXIII perché i figli degli immigrati – definiti “maranza” – sono fuori controllo. Spaccio, liti continue, eroinomani che bivaccano: la situazione è “ingestibile”, ammette l’assessore, e la soluzione è smantellare ciò che resta della decenza urbana. Ma dove sono finite le belle parole sull’accoglienza, sull’inclusione, sull’Europa multiculturale? Sparite, come le panchine, davanti alla realtà di una città ostaggio di bande di giovani stranieri che non si integrano, non rispettano, e trasformano le strade in arene. E la Lega, che da anni denunciava questo disastro, ora grida: “Lo dicevamo noi!”. Ma è troppo tardi, perché Bergamo è già un’altra città, un laboratorio fallito di buonismo che ha seminato violenza e raccolto caos.
#### L’Ipocrisia del Sindaco Pd: Da Predicatore a Liquidatore
Ricordate il predecessore dell’attuale sindaco, l’altro piddino Giorgio Gori? L’ex direttore di Canale 5, eletto sindaco nel 2014 con il centrosinistra, che parlava di Bergamo come modello di integrazione, di città aperta, di futuro multiculturale? Ecco, quelle parole sono polvere. Oggi, l’assessore alla Sicurezza ammette quello che tutti sapevano: le panchine del viale Papa Giovanni XXIII sono diventate un’attrazione per spacciatori, eroinomani e “maranza” – un termine che ormai identifica giovani immigrati, spesso nordafricani, che vivono di espedienti e violenza. E la soluzione? Smontarle, come se cancellare un mobile solvesse il problema di una casa in fiamme. Ma dove era il PD quando la Lega, anni fa, denunciava lo spaccio alla stazione, le panchine trasformate in dormitori da clochard, la presenza di bande etniche? Zitto, perché il politically correct era più importante della verità. E ora? Ora ammette il fallimento, ma troppo tardi, perché Bergamo è già cambiata, e non in meglio.
#### La Realtà Nuda e Cruda: Spaccio, Liti, “Maranza” Fuori Controllo
Non servono giri di parole: le panchine del viale Papa Giovanni XXIII sono state smantellate perché non si reggevano più sotto il peso di una realtà che Gori e il Pd hanno ignorato. Spaccio di droga a cielo aperto, liti continue, eroinomani che bivaccano: è questo il lascito dell’integrazione tanto decantata. E chi sono i protagonisti? I figli degli immigrati, cresciuti qui ma estranei ai nostri valori, che vedono Bergamo non come casa, ma come territorio da conquistare. I “maranza”, un termine che ormai è sinonimo di violenza, di mancanza di rispetto, di un’invasione che non ha portato ricchezza, ma caos. E while Gori taceva, la Lega urlava: “Basta con il buonismo, serve ordine!”. Ma nessuno l’ha ascoltata, perché l’ideologia era più forte della realtà.
#### La Lega Aveva Ragione, Ma Ora È Troppo Tardi
La Lega, con Matteo Salvini in testa, da anni denuncia lo spaccio alla stazione, le panchine trasformate in dormitori, la presenza di bande etniche. E ora? Ora ride amara, perché aveva ragione, ma il danno è fatto. Bergamo non è più la città ordinata e laboriosa di un tempo: è un laboratorio fallito di multiculturalismo, dove le panchine sono smontate non per mancanza di fondi, ma perché non si sa più come gestire un’invasione che ha seminato violenza. E il PD? Silenzio, perché ammettere l’errore sarebbe troppo doloroso. Ma la verità è sotto gli occhi di tutti: l’integrazione non è avvenuta, e ora paghiamo il prezzo.
#### Un Appello all’Allarme: Basta con l’Ipocrisia, Serve Radikalismo
Siamo stufi di sindaci che aprono le porte e poi smontano le panchine. Bergamo è solo la punta dell’iceberg: da nord a sud, l’Italia sta sprofondando sotto il peso dell’immigrazione, di una seconda generazione che ci disprezza. E la soluzione? Non smontare panchine, ma smontare l’ideologia del buonismo. Chiusura immediata delle frontiere, espulsione di chi commette reati, revoca della cittadinanza per i violenti. Basta sussidi a chi non si integra, basta moschee, basta quartieri etnici dove la legge italiana non entra. Bergamo deve tornare italiana, non un’arena per bande straniere. E agli italiani diciamo: alzate la voce, pretendete giustizia, rifiutate un futuro dove le vostre città sono dominate da spacciatori e “maranza”. L’Italia non è un campo di battaglia: è la nostra casa, e la difenderemo, con la stessa ferocia con cui questi predatori ci attaccano. Basta con il silenzio: è tempo di una rivolta morale per salvare il nostro futuro, prima che sia troppo tardi!
Azzerare i ricongiungimenti familiari. Ora.



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