Appena esce dal carcere picchia i carabinieri ma il giudice lo perdona

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By V ottobre 20, 2025 14:35

Appena esce dal carcere picchia i carabinieri ma il giudice lo perdona

### Vergogna Italiana: Tunisino Criminale Libero di Picchiare Carabinieri Dopo il Carcere, Altro che Espulsione!

Gavirate, 20 ottobre 2025 – È un oltraggio che brucia come sale su una ferita aperta: un tunisino di 50 anni, irregolare, con un passato da rapinatore e ladro, esce dal carcere di Varese dopo sei anni e, per “festeggiare”, si ubriaca, si droga e aggredisce i carabinieri. Sabato sera, attorno alle 20:30, al centro commerciale di Gavirate, questo delinquente incallito, in Italia dal 2002 senza alcun diritto di starci, ha trasformato una serata tranquilla in un ring di violenza. Ubriaco di whisky, vino e birra, strafatto di cocaina comprata con i soldi “risparmiati” in cella, ha dato in escandescenze, costringendo i militari del Radiomobile e della Stazione di Gavirate a intervenire. E cosa fa lui? Li attacca, li colpisce, li sfida, come se la divisa fosse uno straccio e la legge un optional. E la giustizia italiana? Invece di caricarlo sul primo aereo per Tunisi, gli regala un ridicolo obbligo di firma quotidiano, come se un criminale del genere potesse essere “rieducato” con una pacca sulla spalla. Questo è il fallimento totale di un sistema che coccola i delinquenti stranieri e sputa in faccia agli italiani perbene.

Basta con questa farsa! Un immigrato irregolare, con un curriculum di furti, rapine e dipendenze, avrebbe dovuto essere espulso il giorno stesso in cui ha messo piede fuori dal carcere di Miogni. Invece, eccolo qui, libero di ubriacarsi, drogarsi e pestare i nostri carabinieri, gli stessi che rischiano la vita per proteggerci. Questo tunisino, che ammette candidamente di aver speso 40 euro in cocaina alla stazione di Barasso-Comerio, non è una “vittima della società”: è un parassita che sfrutta la nostra ospitalità per seminare caos. E cosa fa il giudice Luciano Luccarelli? Convalida l’arresto e gli impone l’obbligo di firma, come se un alcolista cocainomane con un odio viscerale per l’autorità potesse rispettare un foglietto burocratico. È un insulto ai cittadini di Gavirate, che ora devono temere di incrociare questo energumeno al bar o al centro commerciale. Le statistiche parlano chiaro: il 40% dei reati violenti in provincia di Varese vede coinvolti stranieri, spesso irregolari, eppure il governo continua a voltarsi dall’altra parte, lasciando che i nostri quartieri diventino polveriere pronte a esplodere.

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È ora di dire basta a questa follia! Gli italiani sono stanchi di vedere criminali immigrati trattati come ospiti d’onore, liberi di delinquere mentre i nostri figli hanno paura di uscire di casa. Questo tunisino avrebbe dovuto essere espulso anni fa, non lasciato a marcire nelle nostre carceri per poi tornare a colpire come un lupo affamato. Chiediamo espulsioni immediate per ogni irregolare che commette un reato, senza se e senza ma: niente più “obblighi di firma”, niente più “percorsi di reinserimento” per chi non ha mai voluto integrarsi. Serve una legge marziale contro questa invasione criminale: confini blindati, rimpatri forzati e pene durissime per chi osa alzare le mani sui nostri militari. I cittadini di Gavirate meritano di passeggiare senza paura, non di vivere sotto il giogo di teppisti stranieri coccolati da una giustizia cieca. Se il governo non agisce, saranno le ronde popolari e la rabbia dei cittadini a fare giustizia, perché nessuno sopporterà ancora a lungo questa vergogna. Sveglia, Italia, o i prossimi a terra non saranno solo i nostri carabinieri, ma la nostra dignità!

Appena esce dal carcere picchia i carabinieri ma il giudice lo perdona ultima modifica: 2025-10-20T14:35:56+00:00 da V
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