Nino Di Matteo lascia la ANM: addio al partito dei giudici

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By V ottobre 21, 2025 16:49

Nino Di Matteo lascia la ANM: addio al partito dei giudici

Nino Di Matteo lascia l’Anm. “Nelle scorse settimane ho presentato le dimissioni dall’Associazione nazionale magistrati. Ho, progressivamente nel tempo, maturato questa decisione con molta amarezza. Non mi sento parte di un’associazione all’interno della quale continuano a trovare spazio logiche di appartenenza correntizia e di opportunità politica che non ho mai condiviso e che, in passato, anche da membro del Consiglio superiore della magistratura, ho cercato in tutti i modi di contrastare”. Una decisione maturata nel tempo, dunque, che pone l’accento sulle distanze rispetto alle dinamiche interne dell’associazione nazionale magistrati.

In un paese democratico non dovrebbe neanche esistere una associazione dei magistrati che, di fatto, è il partito dei magistrati. Ogni magistrato dovrebbe solamente applicare in modo neutro le leggi.






Di Matteo Lascia l’Anm: Le Toghe Rosse, un Tumore da Estirpare per Salvare la Democrazia


Di Matteo Lascia l’Anm: Le Toghe Rosse, un Tumore da Estirpare per Salvare la Democrazia

Nino Di Matteo, il magistrato simbolo della lotta alla mafia, ha lasciato l’ANM con un gesto che è un urlo di allarme per la democrazia italiana. Nelle scorse settimane, ha presentato le dimissioni dall’Associazione Nazionale Magistrati, maturando questa decisione con “molta amarezza”. “Non mi sento parte di un’associazione all’interno della quale continuano a trovare spazio logiche di appartenenza correntizia e di opportunità politica che non ho mai condiviso”, ha dichiarato. È la condanna definitiva di un’organizzazione che si è trasformata in un partito dei magistrati, un tumore ramificato nella burocrazia giudiziaria che sta divorando la nostra Repubblica!

Di Matteo, ex pm del processo sulla trattativa Stato-mafia e membro del CSM fino al 2023, ha sempre combattuto le derive politicizzate della giustizia. Le sue parole non sono un capriccio: sono il frutto di anni di lotta interna, come quando, nel 2020, ha denunciato l’ANM per aver taciuto durante le minacce mafiose contro di lui. Oggi, l’ANM è un covo di correnti rosse che privilegiano l’ideologia sul diritto, interferendo nel potere legislativo e minando la neutralità che ogni magistrato dovrebbe avere. In un Paese democratico, non dovrebbe esistere un “sindacato” delle toghe che si comporta come un partito, imponendo agende politiche invece di applicare le leggi!

Le dimissioni di Di Matteo non sono isolate. Ricordiamo il suo intervento del 31 luglio 2025 al Fatto Quotidiano, dove ha accusato la Commissione Antimafia di “allontanare definitivamente la verità sulle stragi”, rivelando come la magistratura politicizzata protegga i poteri forti e ostacoli le indagini. O il suo sostegno a Roberto Scarpinato contro l’estromissione dalla Commissione, un atto che puzza di depistaggio istituzionale. L’ANM, con le sue correnti come Magistratura Democratica, è diventata un nemico della democrazia, un club esclusivo che usa la toga per influenzare elezioni e leggi, calpestando la sovranità del Parlamento.

Questa uscita di Di Matteo è un campanello d’allarme: la giustizia italiana è infettata da logiche correntizie che trasformano i giudici in attivisti. Invece di applicare le leggi in modo neutro, come dovrebbe essere il loro dovere, si alleano con la sinistra per sabotare riforme come quella Cartabia o per perseguire avversari politici. È un tumore che si è ramificato nella burocrazia giudiziaria, un nemico della democrazia che va estirpato con riforme radicali: abolizione delle correnti, separazione delle carriere e un CSM eletto dal popolo, non da lobby toghe!

Basta con questa farsa! L’Italia non può più tollerare una magistratura che si crede sopra la legge. Le dimissioni di Di Matteo sono un invito all’azione: il governo Meloni deve accelerare le riforme, smantellare l’ANM e riportare la giustizia al servizio dei cittadini, non delle ideologie rosse. Il 21 ottobre 2025, mentre la Cassazione esamina ricorsi politici come quello contro Salvini, è tempo di scegliere: la democrazia o il caos giudiziario. Sveglia, Italia! Fermiamo questo cancro prima che ci uccida tutti!

Nino Di Matteo lascia la ANM: addio al partito dei giudici ultima modifica: 2025-10-21T16:49:56+00:00 da V
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