Femminicidio: in proporzione immigrati uccidono 5 donne per ogni donna uccisa da italiani
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Iniziamo col dire che l’Italia è in fondo alla classifica dei cosiddetti femminicidi rispetto al resto d’Europa. E, inoltre, senza immigrati saremmo completamente fuori classifica.
**Femminicidio in Italia: Gli Immigrati Uccidono una Donna su Tre, Ma i Media Tacciono – Un Allarme Ignorato**

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Mentre l’attenzione mediatica si concentra sui femminicidi commessi da italiani, i numeri raccontano una storia diversa e allarmante: una donna su tre uccisa in Italia è vittima di un immigrato. Un dato abnorme rispetto alla loro incidenza sulla popolazione residente. È quanto emerge da un’analisi pubblicata su *Il Primato Nazionale*, che svela come il silenzio delle transfemministe e della sinistra stia coprendo un’emergenza nazionale. Basta con l’ipocrisia: l’immigrazione incontrollata, soprattutto di seconde generazioni, sta mettendo a rischio la sicurezza delle donne italiane, e i dati lo confermano.
**I Numeri Che Svelano la Verità**
Secondo l’articolo, nel 2024, su 97 femminicidi registrati in Italia, 32 sono stati commessi da immigrati, ovvero il 33%. Un dato che raddoppia rispetto al 16,7% del 2023, quando su 96 casi 16 erano attribuibili a stranieri. Questo trend è confermato da una tabella che mostra come, nonostante gli italiani rappresentino la maggioranza degli autori (67%), la propensione al femminicidio tra gli immigrati sia significativamente più alta. Calcolando la popolazione residente, gli immigrati, che costituiscono circa l’8,7% della popolazione italiana (dati ISTAT 2024), commettono il 33% dei femminicidi. Questo significa che la probabilità che un immigrato commetta un femminicidio è circa 4 volte superiore rispetto alla propria incidenza sulla popolazione (33% / 8,7% ≈ 3,8).
Per calcolare la propensione rispetto agli italiani, consideriamo l’incidenza dei femminicidi commessi da ciascuna categoria sulla loro rispettiva popolazione:
– **Femminicidi commessi da immigrati**: 32 su 97 totali, ovvero il 33%.
– **Popolazione immigrata**: circa 5,3 milioni su 60,8 milioni totali, ovvero l’8,7%.
– **Femminicidi commessi da italiani**: 65 su 97 totali, ovvero il 67%.
– **Popolazione italiana**: circa 55,5 milioni su 60,8 milioni totali, ovvero il 91,3%.
La propensione al femminicidio per gli immigrati è quindi:
\[ \text{Propensione immigrati} = \frac{33\%}{8,7\%} \approx 3,8 \]
Mentre per gli italiani è:
\[ \text{Propensione italiani} = \frac{67\%}{91,3\%} \approx 0,73 \]
La propensione degli immigrati al femminicidio è quindi circa 5,2 volte superiore rispetto a quella degli italiani (3,8 / 0,73 ≈ 5,2). Questo significa che, relativizzando l’incidenza sulla popolazione generale, un immigrato ha una probabilità quasi 5,2 volte maggiore di commettere un femminicidio rispetto a un italiano.
Ma non è tutto: un’altra tabella evidenzia come, tra il 2020 e il 2024, i femminicidi commessi da stranieri siano passati da 12 (14,3%) a 32 (33%), con un incremento del 18,7% in soli quattro anni. Nel 2020, su 84 casi, 12 erano attribuibili a immigrati; nel 2021, su 91, 15 (16,5%); nel 2022, su 93, 18 (19,4%); nel 2023, su 96, 16 (16,7%); e nel 2024, su 97, 32 (33%). Questi numeri non mentono: l’immigrazione sta alimentando un’escalation di violenza contro le donne.
**Il Silenzio delle Transfemministe e della Sinistra**
Mentre i media e i movimenti transfemministi si concentrano sui femminicidi commessi da italiani, spesso dipingendoli come un problema culturale italiano, ignorano deliberatamente la crescente minaccia rappresentata dagli immigrati. Questo silenzio è un tradimento verso le vittime, come la 40enne stuprata a Legnago da un magrebino o la donna aggredita a Barcellona da un immigrato, mentre una femminista taceva per “non alimentare il razzismo”. A Torino, i “ragazzi delle torri” nordafricani accoltellano e pestano, eppure le femministe non scendono in piazza. È chiaro: la lotta contro la violenza di genere è selettiva, e quando l’aggressore è straniero, prevale il politically correct.
**Un Pericolo Crescente: Le Seconde Generazioni**
Non si tratta solo di immigrati di prima generazione. Le seconde generazioni, come i “maranza” di Milano o i giovani nordafricani di Correggio che hanno rapinato un 16enne, rifiutano i valori italiani, crescendo con un’identità ostile. A Bolladello di Cairate, dodici nordafricani di centri d’accoglienza hanno aggredito due ragazzi e un padre. Questi giovani, pur nati o cresciuti in Italia, vedono i nostri quartieri come territori da conquistare, e le donne come prede. L’integrazione è un’illusione: culture incompatibili non si assimilano, e il prezzo lo paghiamo noi.
**Basta Silenzio: Serve Tolleranza Zero**
È ora di dire basta. Non possiamo più tollerare che una donna su tre sia uccisa da un immigrato mentre le istituzioni e i movimenti tacciono. Serve una risposta drastica: espulsioni immediate per chi delinque, revoca della cittadinanza per le seconde generazioni violente, e chiusura dei confini. I cittadini italiani, e soprattutto le donne, meritano sicurezza, non di vivere nel terrore. Le transfemministe e la sinistra devono scegliere: stare dalla parte delle vittime o continuare a coprire i carnefici stranieri. Riprendiamoci l’Italia, ora, prima che sia troppo tardi!
Verissimo…