Ospite centro accoglienza rapisce bambina alla stazione: bloccato dai passanti

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By V ottobre 22, 2025 10:31

Ospite centro accoglienza rapisce bambina alla stazione: bloccato dai passanti

**Bologna, l’orrore in pieno giorno: immigrato tenta di rapire una neonata. È l’ennesima prova: i centri d’accoglienza vanno chiusi e gli scrocconi rimpatriati!**

Bologna, domenica mattina. Una tranquilla passeggiata in centro si trasforma in un incubo per una giovane madre. Un gambiano, ospite di un centro d’accoglienza, ha tentato di rapire una neonata, strappandola con violenza dal passeggino. Solo il coraggio e la prontezza dei passanti hanno evitato una tragedia, bloccando il delinquente prima che potesse fuggire con la piccola. Questo episodio, agghiacciante nella sua brutalità, è solo l’ultima goccia in un vaso già colmo: l’Italia non può più tollerare l’invasione di 200mila stranieri, mantenuti a spese dei contribuenti in 10mila centri d’accoglienza sparsi sul territorio nazionale. È ora di dire basta: questi centri vanno chiusi, e i loro occupanti, spesso ingrati e pericolosi, devono essere rimpatriati immediatamente.

### Un crimine che scuote l’Italia
Il fatto è avvenuto in pieno giorno, sotto gli occhi atterriti di cittadini comuni. La madre, una donna bolognese, stava passeggiando con la sua neonata quando l’uomo, un gambiano di cui non sono state rese note le generalità, si è avventato sul passeggino. Con un gesto rapido e spietato, ha afferrato la piccola, cercando di strapparla alla madre. Le urla disperate della donna hanno attirato l’attenzione dei passanti, che si sono lanciati sul criminale, immobilizzandolo fino all’arrivo delle forze dell’ordine. La neonata, per fortuna, è stata restituita alla madre, illesa ma visibilmente scossa. Ma il trauma di questa vicenda resterà scolpito nella memoria di una comunità ormai stanca di vivere sotto la minaccia costante di episodi simili.

### I centri d’accoglienza: bombe a orologeria
Questo episodio non è un caso isolato. I centri d’accoglienza, che ospitano circa 200mila stranieri in tutta Italia, sono diventati vere e proprie zone franche, dove la criminalità prolifera indisturbata. Rapine, spaccio, violenze sessuali, risse: le cronache locali traboccano di notizie che vedono protagonisti individui ospitati in queste strutture, pagate con i soldi degli italiani. Si sa che in Italia esistano oltre 10mila centri d’accoglienza, un sistema elefantiaco che costa miliardi di euro ogni anno. Soldi che potrebbero essere investiti in scuole, ospedali, infrastrutture, ma che invece vengono dilapidati per mantenere individui che, in troppi casi, non mostrano alcun rispetto per le leggi e la cultura del nostro Paese.

### Un sistema fallimentare che alimenta il caos
Il caso di Bologna è solo la punta dell’iceberg. I centri d’accoglienza non sono luoghi di integrazione, ma focolai di degrado e criminalità. Le autorità, intrappolate in un sistema di buonismo ipocrita, sembrano incapaci di affrontare il problema alla radice. Quante altre neonate dovranno essere messe in pericolo? Quante altre famiglie italiane dovranno vivere nel terrore prima che si agisca con decisione? La risposta è chiara: i centri d’accoglienza devono essere smantellati, e i loro occupanti, che non hanno diritto di restare in Italia, devono essere rimpatriati senza indugio.

### L’Italia sotto assedio: è ora di agire
Non si tratta di razzismo, ma di sopravvivenza. L’Italia non può continuare a essere il rifugio di chiunque arrivi illegalmente sulle nostre coste, pretendendo vitto, alloggio e impunità. I contribuenti italiani non possono più sostenere il peso di un’immigrazione incontrollata che porta con sé insicurezza e caos. Il tentativo di rapimento a Bologna è un segnale d’allarme che non possiamo ignorare: ogni giorno che passa senza un intervento deciso è un giorno in cui mettiamo a rischio la sicurezza dei nostri figli, delle nostre città, del nostro futuro.

### La soluzione: chiusura e rimpatrio
È tempo di scelte coraggiose. I 10mila centri d’accoglienza devono essere chiusi, uno per uno. Gli ospiti, che in troppi casi si rivelano una minaccia devono essere rimpatriati nei loro Paesi d’origine. Non possiamo permetterci di mantenere un sistema che premia chi viola le nostre leggi e minaccia la nostra sicurezza. L’Italia appartiene agli italiani, e il diritto di vivere in pace e sicurezza nelle nostre città non è negoziabile.

Bologna non dimenticherà la paura di quella madre, il pianto di quella neonata. E noi non possiamo dimenticare che episodi come questo sono il risultato di politiche migratorie fallimentari. È ora di dire basta: chiudiamo i centri d’accoglienza, rimpatriamo chi non ha diritto di stare qui, e restituiamo l’Italia agli italiani. La nostra pazienza è finita.

Ospite centro accoglienza rapisce bambina alla stazione: bloccato dai passanti ultima modifica: 2025-10-22T10:31:25+00:00 da V
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