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### Dublino Brucia, l’Italia Trema: Stupri nei Centri d’Accoglienza, un Fenomeno che Non Conosce Confini

Nella serata di martedì 21 ottobre, Dublino è stata teatro di violente proteste anti-immigrazione nei pressi di un hotel che ospita richiedenti asilo. La scintilla? Un caso di violenza sessuale ai danni di una bambina di dieci anni, avvenuto lunedì nella zona dell’albergo.

L’ennesimo caso in Europa.

Un 26enne, che si è scoperto vivere proprio in quel centro, è stato fermato ed è comparso in tribunale in relazione alla vicenda. Alla manifestazione hanno partecipato oltre 2mila persone, ma solo una piccola parte di loro avrebbe partecipato agli scontri con la polizia, che ha poi arrestato sei persone. Mentre l’Irlanda si interroga sulla sicurezza delle proprie strade, l’Italia non può permettersi di ignorare un fenomeno analogo: stupri commessi da immigrati ospiti di centri d’accoglienza, un’epidemia silenziosa che sta devastando il nostro Paese.

#### Dublino: La Rabbia Scoppia
Il video degli scontri è impressionante. Manifestanti lanciano mattoni, pietre, petardi e fuochi d’artificio contro le forze dell’ordine, che rispondono con idranti nel tentativo di disperdere la folla. Un agente di polizia è rimasto ferito. “Le azioni di questa sera possono essere descritte solo come atti di teppismo. Si è trattato di una folla intenzionata a compiere atti di violenza”, ha dichiarato il commissario Justin Kelly. Ma la rabbia non nasce dal nulla. È stata scatenata da un crimine orrendo: lo stupro di una bambina di dieci anni da parte di un uomo che viveva nell’hotel per richiedenti asilo. Stando al racconto delle persone scese in piazza, gli stranieri avrebbero aumentato la criminalità e peggiorato la crisi abitativa attualmente in corso nel Paese. Un sentimento che risuona fin troppo familiare in Italia.

#### L’Italia Non È Da Meno: Stupri nei Centri d’Accoglienza
Mentre Dublino brucia, l’Italia trema. Negli ultimi periodi, diversi casi di stupro commessi da immigrati ospiti di centri d’accoglienza hanno fatto scalpore. Ricordiamo il caso di Sondrio, dove una donna è stata violentata da un rifugiato africano che le ha mangiato anche l’orecchio.

Ecco tre casi.

1. **Sondrio, 6-7 ottobre 2025**
– **Luogo**: Via Morbegno, Sondrio (vicino alla stazione degli autobus), Lombardia.
– **Vittima**: Donna italiana, 44 anni, residente in provincia, aggredita mentre tornava a casa dopo il lavoro.
– **Autore**: Uomo di 24 anni, originario del Mali, richiedente asilo, ospite del Centro di Accoglienza Straordinario (CAS) di Colorina (Sondrio). In Italia dal 2023, in stato di alterazione durante il crimine.
– **Dinamica**: Aggressione notturna, violenza sessuale aggravata, rapina e lesioni gravissime (viso sfigurato, perdita di un orecchio, rischio cecità). Arrestato poche ore dopo con prove (DNA, oggetti rubati).

2. **San Zenone al Po (Pavia), 30 agosto 2025**
– **Luogo**: Area isolata vicino al centro di accoglienza “Casa Papa Francesco”, San Zenone al Po, Pavia, Lombardia.
– **Vittima**: Donna italiana, 42 anni, residente in zona.
– **Autore**: Uomo di 25 anni, originario del Mali, richiedente asilo, ospite del CAS “Casa Papa Francesco” (gestito da Fondazione Fratelli di San Francesco, ~200 ospiti).
– **Dinamica**: Stupro in un’area boschiva vicino al centro. La vittima ha denunciato subito; l’autore identificato tramite indagini rapide.

3. **Catania, febbraio 2024**
– **Luogo**: Centro città, Catania, Sicilia.
– **Vittima**: Ragazza di 13 anni, italiana.
– **Autori**: Sette cittadini egiziani, di cui alcuni ospiti di centri di accoglienza (incluso un minore), tutti richiedenti asilo.
– **Dinamica**: Stupro di gruppo in una zona centrale. Il caso ha avuto ampia risonanza mediatica.

#### Un Parallelismo Inquietante
Il caso di Dublino e quello italiano sono due facce della stessa moneta. In Irlanda, un hotel per richiedenti asilo diventa il simbolo di un sistema fallito, dove la violenza sessuale su una bambina scatena la rabbia della popolazione. In Italia, i centri d’accoglienza ospitano migliaia di irregolari, molti dei quali commettono reati gravi senza essere rimpatriati. La crisi abitativa irlandese, aggravata dall’arrivo massiccio di migranti, trova un’eco nella nostra situazione: 200mila irregolari ospitati in 10mila centri, spesso trasformati in basi per spacciatori, radicalizzati e violenti.

È tempo di agire. Sia in Irlanda che in Italia la tolleranza zero deve diventare la norma. Chiediamo la chiusura immediata dei centri d’accoglienza, che non integrano, ma isolano e radicalizzano. Chiediamo rimpatri immediati per chi delinque, senza eccezioni. E chiediamo sicurezza per le nostre strade, per le nostre donne e bambine.

L’Europa deve svegliarsi. La sicurezza non è negoziabile, e né Dublino né Roma possono permettersi di sacrificare le proprie cittadine sull’altare del multiculturalismo. È ora di dire basta.