Germania, Stasi fa irruzione in casa giornalista per un post su X

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By V ottobre 23, 2025 16:46

Germania, Stasi fa irruzione in casa giornalista per un post su X

**L’Ombra del Totalitarismo si Allunga sull’Europa: Il Caso Scioccante di Norbert Bolz**

Un nuovo allarme scuote il continente europeo, mentre la libertà di stampa e di espressione viene messa a dura prova da un episodio inquietante avvenuto a Berlino. Oggi, la notizia diffusa da Disclose.tv ha fatto il giro del web: la polizia tedesca ha fatto irruzione nell’abitazione del giornalista e commentatore di WELT, Norbert Bolz, a causa di un semplice commento pubblicato su X quasi due anni fa. Un atto che molti definiscono un assalto senza precedenti alla democrazia e un chiaro segnale di deriva totalitaria.*

Secondo quanto riportato, l’irruzione è avvenuta questa mattina presto, quando le forze dell’ordine hanno perquisito la casa del noto intellettuale di 72 anni, emerito professore della Technical University di Berlino, in seguito a una segnalazione legata a un post su X datato gennaio 2024. Il commento in questione, una battuta ironica che collegava retoricamente il termine “woke” a uno slogan dell’era nazista (“Deutschland erwache!”), era stato pubblicato in risposta a un articolo del quotidiano di sinistra *taz*. Nonostante il chiaro intento satirico, protetto in teoria dalla legge tedesca (sezione 86a del codice penale, che consente eccezioni per arte e scienza), l’azione della polizia ha scatenato un’ondata di indignazione.

Il caso ha radici in una denuncia presentata dall’ONG “Hessen gegen Hetze”, che ha interpretato il post come un uso improprio di simboli di organizzazioni incostituzionali. Bolz, che ha collaborato confermando l’autenticità del tweet sul suo telefono, ha evitato la confisca dei dispositivi, ma l’episodio ha lasciato un segno profondo. “È spaventoso quando la realtà che descrivi nei tuoi scritti bussa alla tua porta,” ha dichiarato il giornalista a *Nius*, esprimendo un misto di incredulità e preoccupazione.

Questo episodio non è isolato. Negli ultimi anni, l’Europa ha assistito a una progressiva erosione delle libertà individuali sotto la scusa di combattere l’odio online e la disinformazione. In Germania, casi come quello di un pensionato processato per aver condiviso una meme o di un giornalista perseguito per una foto satirica di un politico dimostrano un pattern preoccupante. Parallelamente, nel Regno Unito, l’arresto del co-creatore di *Father Ted*, Graham Linehan, per presunti commenti transfobici, e le statistiche allarmanti di arresti per commenti online (12.183 solo nel 2023) evidenziano un continente sempre più incline alla censura.

Critici come Joachim Steinhöfel, esperto di diritto mediatico tedesco, hanno definito l’irruzione “una perdita di controllo del sistema giudiziario,” sottolineando come l’ironia di Bolz fosse evidente e deliberatamente fraintesa. La tendenza a utilizzare intelligenza artificiale e segnalazioni automatiche per scovare “frasi proibite” senza contesto, come notato da @eugyppius1 su X, suggerisce un meccanismo di sorveglianza orwelliano che minaccia la libertà di pensiero.

L’Europa sembra scivolare verso un regime di controllo sociale che ricorda i peggiori capitoli del passato. La reazione bipartisan di politici e cittadini, unita alle parole di JD Vance, che a febbraio aveva denunciato la minaccia alla libertà di parola, sottolinea l’urgenza di un dibattito. Se un accademico rispettato come Bolz può essere trattato come un criminale per un tweet, quale sarà il destino dei cittadini comuni? L’Italia e gli altri Paesi europei devono guardare a questo caso come un campanello d’allarme: il totalitarismo non è un’ipotesi remota, ma una realtà che si sta materializzando sotto i nostri occhi. È tempo di agire per proteggere la libertà prima che sia troppo tardi.

Germania, Stasi fa irruzione in casa giornalista per un post su X ultima modifica: 2025-10-23T16:46:25+00:00 da V
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By V ottobre 23, 2025 16:46
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