L’assessore comunale islamico non consoce la lingua: si stanno infiltrando
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### ALLARME ROSSO: L’ISLAMIZZAZIONE SI STA INFILTRANDO NELLE ISTITUZIONI EUROPEE, ITALIA COMPRESA – FERMARLA SUBITO!
L’Italia trema! L’immigrazione islamica regolare non sta solo cambiando la demografia del nostro Paese, ma si sta infiltrando nelle istituzioni e nei ruoli politici in tutta Europa, Italia compresa. A Molenbeek, in Belgio, Mohammed Kalandar, un eletto socialista e assessore allo sport, è stato colto in flagrante mentre faticava a leggere una risposta scritta in francese durante un consiglio comunale, come riportato da L’Avenir. La sequenza, ampiamente diffusa sui social, lo mostra visibilmente a disagio, balbettante su ogni parola, tra risate e commenti indignati. “Non capiamo nulla di ciò che dice, e probabilmente non capisce nemmeno lui il testo che gli è stato scritto,” ha denunciato Marcela Gori (MR), vice-presidente del CPAS di Anderlecht, citata da La DH. Originaria dell’Italia – “ho imparato il francese solo a 13 anni” – reclama ora un test linguistico obbligatorio per gli eletti comunali, accompagnato da corsi intensivi in caso di fallimento. “Non si gestisce un comune con Google Translate,” ha tagliato corto. Da parte sua, Mohammed Kalandar, originario dell’Iraq, si difende: non mancherebbe di comprensione, ma soffrirebbe, dice, di disturbi dell’eloquio.
Mohammed Kalandar, échevin des Sports et de la Santé à Molenbeek-Saint-Jean, est au cœur d’une polémique après la découverte d’anciens propos extrémistes. Il tente de s'expliquer en français.https://t.co/5oGDNZAx00 https://t.co/aeSfGPRgqk pic.twitter.com/NJtfw25Nku
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Mohammed Kalandar, l’eletto socialista di Molenbeek, è accusato di avere rapporti con estremisti islamici. Secondo le informazioni disponibili, è stato coinvolto in polemiche per aver pubblicato contenuti che lodavano le milizie Hached al-Chaabi, un gruppo paramilitare iracheno accusato di crimini di guerra e considerato da alcuni Stati come un’organizzazione terroristica. Inoltre, è emerso che Kalandar avrebbe avuto legami con figure controverse, come l’imam di Bruxelles Abdelhadi Doudou, noto per le sue posizioni radicali. E lui rispondeva proprio a queste accuse.
Ma il problema va oltre Molenbeek. Con oltre 3 milioni di musulmani nel 2023 (dati ISTAT), e un aumento previsto del 18% entro il 2050 con alta immigrazione (Pew Research), l’Italia sta diventando terra di conquista. E non solo demograficamente. A Milano, Alessandro Corti, consigliere comunale del Municipio 7 per il PD, ha dichiarato che “la lotta armata è legittima sulla base del diritto internazionale, che sia fatta da socialisti o islamisti,” e ha aggiunto: “Hamas non è l’Isis.” Questa affermazione ha scatenato una bufera, mentre il consigliere difende la sua posizione, ma la polemica infuria. “Nel diritto internazionale umanitario, questo atteggiamento ricade negli atti terroristici, non di lotta legittima,” come riportato da il Giornale. E mentre questo accade, a Mestre, nella scuola primaria Cesare Battisti, su 61 iscritti al primo anno, solo un alunno è italiano. Le madri intervistate non parlano italiano: l’integrazione è solo un’utopia della Sinistra. E a Monfalcone, i musulmani stanno conquistando la città con la demografia, riscuotendo il pizzo islamico per finanziare le moschee che stanno occupando la città, come denunciato da il Giornale e Voxnews. E a Padova, l’imam El Hadydy Abdelmottalib addestra i fedeli a picchiare le mogli, interpretando versetti del Corano in modo letterale.
Basta con questa follia! Chiediamo la remigration immediata di tutti i musulmani maschi in età militare – un’azione necessaria per proteggere la nostra sicurezza – e l’azzeramento totale dell’immigrazione islamica regolare. La giustizia deve colpire duro: chi si infiltra nelle istituzioni deve essere deportato all’istante! L’Italia non è un rifugio per invasori e jihadisti: svegliatevi, cittadini, o saremo tutti vittime! Agite ora, prima che sia troppo tardi!
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