I vescovi italiani guidati da Zuppi: “Chiesa supporti i gay pride”

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By V ottobre 25, 2025 15:02

I vescovi italiani guidati da Zuppi: “Chiesa supporti i gay pride”

### Zuppi, il Traditore Arcobaleno: Lo Spirito Santo lo sapeva

La stessa CEI che invita a farci invadere dai musulmani, ora vuole che i preti organizzino gay pride. Lo Spirito Santo sapeva chi è Zuppi, per questo non è Papa.

Qanto ancora tollereremo questa apostasia che si annida nei palazzi dei presunti vescovi italiani e nelle aule sinodali? Lo Spirito Santo, quel vento divino che ha guidato i Padri della Chiesa attraverso le tempeste dell’eresia, lo aveva capito prima di tutti noi poveri mortali. Matteo Zuppi, quel cardinale dal sorriso mellifluo e dal cuore di serpente, non è solo un pastore smarrito: è **la più grande minaccia alla Santa Chiesa Cattolica** dai tempi di Ariano! E oggi, 25 ottobre 2025, arriva la conferma agghiacciante, un pugno nello stomaco che fa rabbrividire l’anima: il Sinodo dei vescovi italiani, sotto la guida di questa CEI corrotta, ha approvato un documento che non è evangelico, ma diabolico. “La CEI supporti i Gay Pride”, tuonano le sue righe infami. E Zuppi, in un gesto di sfida aperta al Papa Leone XIV, osa proclamare: “Apriamo alle istanze LGBT!”.

Ma apriamo gli occhi, per l’amor di Dio! Questo non è un “cammino sinodale”, è un **marciume sinodale**, un tradimento che ribalta duemila anni di dottrina per inchinarsi all’idolo del mondo. Il documento, votato con una maggioranza bulgara – 781 “placet” su 809 votanti, come se la oligarchia elitaria di un branco di travestiti da vescovi potesse sostituire la verità eterna – invita le chiese locali a “superare l’atteggiamento discriminatorio” verso omosessuali e transgender. Discriminatorio? E da quando denunciare il peccato è discriminazione? La Scrittura è chiara: “Non vi conformate a questo mondo” (Rm 12,2), e Levitico 18,22 non lascia spazio a interpretazioni arcobaleno. Eppure, questi falsi profeti, con Zuppi in testa, vogliono che le nostre parrocchie diventino succursali dei cortei orgogliosi, dove invece di predicare la conversione si sventolano bandiere che inneggiano all’orgoglio del peccato mortale!

Ricordate? Lo Spirito Santo aveva già sussurrato il suo monito nei corridoi del Vaticano. Zuppi, artefice di questo disastro, non è nuovo a queste scorribande moderniste. Nominato da Francesco come presidente della CEI nel 2022, ha sempre cavalcato l’onda del “tutti, tutti, tutti”, quell’accoglienza pelosa che nasconde il rifiuto della croce. E ora, con Papa Leone XIV che cerca di rimettere in riga la barca di Pietro dopo il caos bergogliano, Zuppi osa sfidarlo apertamente: “Apriamo agli LGBT!”, grida, come se il Catechismo fosse un optional e non la roccia su cui è fondata la Chiesa. Il paragrafo 31 del documento – oh, quel veleno liquido! – riduce la sessualità a “dimensione affettiva” da analizzare con occhiali psicologici, spogliandola della sua “natura teologica e morale”. Traduzione: il peccato non esiste più, è solo un “sentire” da assecondare. E il paragrafo 30? Propone “percorsi di integrazione” per unioni irregolari, convivenze e seconde nozze, in palese contraddizione con il Magistero. È eresia pura, fratelli! È Lutero con la talare!

E la CEI? Quella Conferenza Episcopale Italiana che dovrebbe essere baluardo di ortodossia, si è trasformata in un covo di lupi travestiti da agnelli. Invitano a “promuovere una pastorale inclusiva” che superi le “discriminazioni” verso gay e trans, come se accogliere il peccatore significasse benedire il peccato. Basta con queste menzogne! La Chiesa ha sempre accolto i peccatori – adulteri, ladri, prostitute – ma li ha chiamati alla metanoia, non li ha invitati a sfilare con striscioni che deridono il matrimonio sacramentale e la famiglia voluta da Dio. “Siate fecondi e moltiplicatevi” (Gen 1,28): ecco la Parola, non queste favole sinodali dal titolo “Lievito di pace e di speranza” – speranza per chi? Per i nemici della Croce?

Furia santa mi assale pensando ai fedeli traditi! Milioni di cattolici italiani, che hanno pregato e digiunato per un rinnovamento autentico, si vedono ora schiaffeggiati da questa follia. Ricordate aprile 2025? Il testo fu bocciato con 835 no su 854, i vescovi gridarono: “La Chiesa non è un Parlamento!”. Eppure, Zuppi e i suoi non si arrendono: hanno ritoccato il veleno quel tanto che basta per riproporlo oggi, ignorando il grido della base. È un colpo di mano, un’insubordinazione che Leone XIV non può tollerare. Basta con questi “emendamenti” furbeschi, questi “approfondimenti” che puzzano di compromesso col demonio! Z

Lo Spirito Santo, che ha previsto tutto, chiama alla resistenza. Pregate, digiunate, urlate nei social e nelle piazze: no ai Gay Pride in chiesa! No all’apertura che è solo voragine infernale! Che il Papa intervenga con mano ferma, che i vescovi fedeli si levino contro questo cancro. La Chiesa è di Cristo, non di Zuppi. E vincerà, come sempre, perché “le porte degli inferi non prevarranno” (Mt 16,18). Ma guai ai traditori: il giudizio di Dio è vicino, e brucerà come fuoco!

I vescovi italiani guidati da Zuppi: “Chiesa supporti i gay pride” ultima modifica: 2025-10-25T15:02:13+00:00 da V
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By V ottobre 25, 2025 15:02
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1 Comment

  1. lorenzoblu ottobre 25, 17:33

    un papa vero dichiarerebbe nulla il papato di begoglione…..se sempre avessimo un papa, questo direbbe a questo scemo di non rompere i maroni, ma siccome abbiamo un altro papa finto!
    questo impedito , manda avanti i suoi cretini nascondendosi dietro al dito, dicendo che in fondo :

    A,ooO’ e so Regaaaziiii

    ma E sti cazzi!

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