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**Bologna ostaggio del caos: immigrati di seconda generazione trasformano via San Vitale in un campo di battaglia**

Scontri tra maranza e locali a Bologna. Poi un maranza stende una ragazzina a pugni. pic.twitter.com/ab8n8rM85p

— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) October 26, 2025

Bologna, una città che dovrebbe pulsare di cultura e civiltà, è stata travolta da un’ondata di violenza brutale che scuote le coscienze e getta i residenti nel terrore. Nella notte di venerdì 26 ottobre 2025, via San Vitale è diventata il teatro di una rissa selvaggia, un’orgia di botte, calci, schiaffi e insulti che ha visto una ventina di giovani, in gran parte “maranza” di seconda generazione, seminare il panico. Il culmine dell’orrore? Un pugno in pieno volto a una ragazza, colpita solo per aver cercato di fermare un facinoroso intento a spaccare una bottiglia di vetro per usarla come arma. Tutto questo sotto gli occhi atterriti dei residenti, che hanno filmato una scena degna del Far West, mentre le istituzioni restano a guardare, incapaci di fermare questa deriva.

**Un’esplosione di violenza senza senso**
Alle 3:30 del mattino, mentre i locali di piazza Aldrovandi erano già chiusi, via San Vitale era ancora gremita di giovani, molti dei quali alterati dall’alcol. Tra questi, una delegazione di “maranza” – immigrati di seconda generazione che si comportano come padroni delle strade – si è scontrata con un altro gruppo di coetanei, senza alcun motivo apparente. Dagli insulti e dagli sputi si è passati in pochi istanti a una rissa feroce: calci, spintoni, manate, con i portici e la strada trasformati in un ring. Un ragazzo, in preda a una furia cieca, ha preso una bottiglia di vetro da un cestino, tentando di romperla per usarla come arma. Quando una giovane coraggiosa ha cercato di calmarlo, è stata ricompensata con un pugno in faccia, finendo a terra con la testa sbattuta sull’asfalto. Scene di una brutalità inaudita, che i residenti, svegliati dalle urla, hanno ripreso con i loro smartphone, testimoni impotenti di un degrado che sembra inarrestabile.

**Un esercito di delinquenti senza freni**
Questa non è “malamovida”, come la chiamano i giornali: è un assedio. Gli immigrati di seconda generazione, come i “maranza” protagonisti di questa rissa, stanno trasformando Bologna in una zona di guerra. Cresciuti in Italia, ma privi di rispetto per le sue leggi e i suoi valori, questi giovani si muovono in branco, ubriachi di arroganza e alcol, pronti a colpire chiunque osi incrociare il loro cammino. La ragazza aggredita è solo l’ultima vittima di una spirale di violenza che si ripete senza sosta: dalle risse con machete in Montagnola all’accoltellamento in un minimarket, fino al sangue versato in Bolognina. Ogni notte, come denunciano i residenti, “è un incubo. Qui sembra il Far West”. E il Far West è esattamente ciò che Bologna sta diventando, sotto il dominio di bande che non conoscono limiti.

Il governo Meloni non sta facendo nulla per fermare questa marea montante di violenza. I ricongiungimenti familiari, che ogni anno portano in Italia migliaia di individui spesso refrattari all’integrazione, restano intoccati. Nessuna riforma, nessun intervento deciso, solo promesse e denunce tardive. Due giovani, tra cui l’aggressore della ragazza, sono stati fermati e denunciati per rissa e minacce, ma questo non basta: serve una risposta dura, che colpisca al cuore il problema.

**Un sistema al collasso**

Il Comune PD di Bologna parla di cose ridicole come “street tutor” per controllare piazza Aldrovandi, ma è una puttanata. Le telecamere di sicurezza registrano, i residenti filmano, la polizia interviene, ma la violenza non si ferma. Perché? Perché il sistema è marcio: la cittadinanza automatica al compimento dei 18 anni premia chi disprezza l’Italia, le politiche migratorie lassiste alimentano un esercito di delinquenti, e le punizioni sono troppo blande per chi colpisce una ragazza in faccia o brandisce una bottiglia come arma. Serve un giro di vite: espulsioni immediate per chi delinque, stop ai ricongiungimenti familiari, pene severissime senza sconti. Non possiamo permettere che le nostre città siano ostaggio di bande che trasformano le strade in campi di battaglia.

Esercito nelle strade. Espulsioni di massa. Siamo in guerra contro le seconde generazioni: sarà bene decidere di combatterla invece di stare a guardarli distruggere le nostre città.