Italia travolta dall’invasione islamica: la natalità musulmana ci sommergerà
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# Italia travolta dall’invasione islamica: la natalità musulmana ci sommergerà – Stop totale all’immigrazione islamica ora!
L’Italia, faro della civiltà occidentale, è sotto un assedio senza precedenti. Un’invasione islamica strisciante sta stravolgendo le nostre città, trasformandole in enclave governate dalla Sharia, dove la libertà e la dignità delle donne vengono calpestate con brutalità. Da Milano a Bologna, da Modena a Mestre, le cronache urlano un’emergenza: ronde islamiche aggrediscono chi rifiuta il velo, imam incitano alla violenza, e una natalità musulmana fuori controllo minaccia di sommergere la nostra identità. L’immigrazione islamica regolare deve essere azzerata immediatamente, e serve un piano di remigrazione per fermare questa catastrofe demografica e culturale.
A Sesto San Giovanni, una donna marocchina di 44 anni è stata massacrata nel sottopassaggio della metropolitana davanti alla figlia piccola, solo per non indossare il velo, con gli aggressori che hanno definito il pestaggio un “metodo educativo”. A Milano, un padre egiziano ha torturato la figlia per anni, costringendola al velo con botte e minacce, fino a una condanna a 5 anni e 6 mesi. A Massa Lombarda, una donna algerina di 32 anni è stata aggredita due volte in un mese, presa a calci, pugni e sfigurata con un liquido infiammabile per il suo rifiuto di sottomettersi al velo, sotto gli occhi della figlioletta di 6 anni. A Modena, una 15enne marocchina, che aveva scelto di vivere senza velo, è stata stalkerizzata, insultata come “prostituta” e pestata da coetanee, subendo 10 giorni di prognosi. A Bologna, una 16enne è dovuta fuggire in una comunità protetta per sfuggire alle percosse del padre, che la puniva per voler vivere libera. A Mestre, la comunità bengalese, forte di 14.000 persone e 10 moschee abusive, impone il velo e scaccia gli italiani dai quartieri, trasformandoli in zone dove la legge italiana non esiste più.
Ma il pericolo più grande è demografico. La natalità delle comunità islamiche in Italia, alimentata da flussi migratori regolari, cresce a ritmi allarmanti, superando di gran lunga quella degli italiani. Nel 2024, il 22% dei neonati in Italia aveva almeno un genitore straniero, con le comunità musulmane in testa per tassi di fertilità. A questo ritmo, in pochi decenni, intere città come Milano, Torino o Mestre rischiano di diventare a maggioranza musulmana, con la Sharia come legge de facto. Gli imam incitano alla violenza dalle moschee, e le ronde della Sharia pattugliano le strade, imponendo con la forza regole medievali. A Modena, l’avvocato Elisa Fangareggi è stata minacciata di morte per aver difeso una bambina dall’imposizione del niqab, un simbolo di oppressione estraneo alla nostra cultura. Le nostre donne, le nostre figlie, sono in pericolo, e il nostro futuro è a rischio.
L’immigrazione islamica regolare è il motore di questa invasione. Non possiamo più tollerare flussi che importano valori antitetici alla nostra civiltà e alimentano una natalità che ci sommergerà. La soluzione è drastica ma necessaria: azzeramento totale dell’immigrazione islamica regolare e remigrazione immediata dei maschi in età militare, spesso i principali esecutori di queste violenze.
Ogni giorno di ritardo è un passo verso la resa.
La nostra storia, la nostra cultura, la nostra libertà sono sotto attacco. La natalità musulmana, unita all’immigrazione regolare, ci sta spingendo verso un baratro demografico e culturale. Non possiamo permettere che l’Italia diventi un califfato, dove le donne vivono nel terrore e le strade sono governate da leggi aliene. Agiamo ora: stop all’immigrazione islamica, remigrazione di chi non rispetta le nostre regole, e difesa senza compromessi della nostra identità. L’Italia è nostra, e non la perderemo.



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